Milano, preso il rapinatore “atleta”: almeno sei colpi armato di pistola (finta) e... agilità

Milano, preso il rapinatore 'atleta': almeno sei colpi armato di pistola (finta) e... agilità
Milano, preso il rapinatore 'atleta': almeno sei colpi armato di pistola (finta) e... agilità
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 11:11

Arrestato dalla polizia il rapinatore 'atleta' che riuscì a compiere diversi colpi a Milano negli ultimi mesi del 2019. Si tratta di un 38enne italiano, ora accusato di aver commesso sei diverse rapine in farmacie, pasticcerie e supermercati della zona Sud della città.

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Chi è il rapinatore 'atleta' di Milano

L'uomo arrestato è un 38enne italiano, nato a Milano ma residente a Pavia con la madre. Già noto per i suoi precedenti (l'uomo aveva già commesso diverse rapine), il 38enne si trovava in una comunità della provincia di Pavia, dove era stato destinato per l'affidamento in prova ai servizi sociali.

Il rapinatore 'atleta' e i colpi a Milano

L'uomo è accusato di essere l'autore di sei diverse rapine, commesse tra i mesi di ottobre e novembre del 2019, ai danni di farmacie, supermercati e altri esercizi commerciali della zona Sud di Milano. In tutti i casi, il 38enne era entrato nei negozi armato di una pistola, risultata poi essere una fedele riproduzione; sempre incurante della presenza di clienti e dipendenti, l'uomo in un'occasione, durante una rapina commessa il 2 dicembre 2019 in un supermercato in zona Famagosta, aveva addirittura estratto l'arma finta e minacciato di puntarla su una donna e sul suo bambino. La peculiarità di questo rapinatore era l'indubbia agilità: a Rozzano, mentre il dipendente di una pasticceria stava per abbassare la saracinesca, l'uomo ha approfittato dell'aiuto di un complice che impediva la chiusura della claire con la gamba e rotolando a terra è riuscito ad entrare all'interno.

Un gesto che si era ripetuto anche durante un'altra rapina, compiuta ai danni di un supermercato.

Le indagini sulle rapine a Milano e l'arresto

L'indagine dei poliziotti è partita da un'attenta analisi delle telecamere pubbliche e private delle zone interessate dalle rapine che ha permesso di risalire alla macchina utilizzata dal rapinatore per darsi alla fuga. Sono seguiti quindi servizi di osservazione, pedinamenti e perquisizioni a Pavia ove l'uomo, milanese di nascita, risultava risiedere con la madre. L'attività investigativa degli agenti del gruppo Falchi della Squadra Mobile, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Lodovici ha permesso di raccogliere elementi che hanno poi portato all'emissione della misura restrittiva

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