Violenze sotto il Duomo: caccia nei video e sui social ai molestatori di Capodanno

Violenze sotto il Duomo: caccia nei video e sui social ai molestatori di Capodanno
Violenze sotto il Duomo: caccia nei video e sui social ai molestatori di Capodanno
di Giammarco Oberto
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:56

Nella calca a ridosso delle transenne alcune facce sono riconoscibili. E da lì che parte l’inchiesta aperta dalla procura sulla notte delle molestie sessuali ai danni di ragazze - cinque sono quelle già individuate - circondate e palpeggiate pesantemente in piazza Duomo durante i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno.

I VIDEO. Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal pm Alessia Menegazzo e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, stanno esaminando il video di pochi secondi girato dalle due studentesse universitarie tedesche per cercare di ricostruire quel che è accaduto ed identificare gli autori di quell’aggressione e delle altre due avvenute nella stessa piazza pochi minuti prima. I video delle telecamere di sicurezza puntate sulla zona sono passati al setaccio per verificare se, come ipotizzano i pm nell’indagine per violenza sessuale di gruppo, ci siano altri episodi di abusi sessuali che i verbali finora raccolti definiscono «orribili» e «brutali». Gli inquirenti hanno avviato anche un lavoro tecnico sui social utile per di dare un nome e un volto a chi ha accerchiato, aggredito, palpeggiato le ragazze, costringendole a subire violenze fisiche e psicologiche pesanti. Gli esiti dell’indagine finiranno in una nuova informativa attesa questa settimana, forse già oggi.

LE TESTIMONIANZE. Le due 19enni tedesche sono già rientrate in Germania e hanno fatto denuncia alla polizia della loro città, Mannheim. Denuncia che la procura acquisirà per rogatoria internazionale.

Ma una prima testimonianza l’aveva già resa agli agenti presenti in piazza quella notte: come le altre tre vittime hanno raccontato di essere state circondate e molestate pesantemente da una trentina di ragazzi. Il racconto di una delle vittime fatto alla polizia tedesca è terrificante: «Ci stavamo guardando in giro, c’erano i fuochi d’artificio e la musica». Ad un certo punto però è stata circondata e molestata: «Volevamo scappare ma c’era troppa gente, non potevamo andarcene». La sua amica è caduta a terra mentre il branco continuava «a spingerci in modo molto aggressivo e a un certo punto ho sentito mani dappertutto, anche dentro il reggiseno che mi è stato praticamente strappato». «Ne ho colpito uno in faccia, ma quello mi guardava ridendo». Una volta vicine alle transenne hanno urlato per chiedere aiuto agli agenti, che le hanno fatte scavalcare e tratte in salvo.

COME A COLONIA. Le testimonianze delle cinque vittime coincidono: il branco era formato di ragazzi tra i 18 e i 28 anni. Per gli inquirenti si tratta di giovani di origni nordafricane ma nati in Italia. Avrebbero agito con una modalità che ha fatto pensare alla Taharrush gamea, che in lingua araba significa “molestia collettiva” e che può far ricordare pure i fatti di Colonia: la notte di San Silvestro del 2016 le donne molestate sessualmente da branchi di giovani arabi erano state 650. E una ragazza era anche stata stuprata.

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