Milano, chiude l’ospedale in Fiera. Da oggi disponibile Novavax

Milano, chiude l ospedale in Fiera. Da oggi disponibile Novavax
Milano, chiude l’ospedale in Fiera. Da oggi disponibile Novavax
di Simona Romanò
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:06

Chiude per sempre, domani, l’ospedale in Fiera Milano, diventato simbolo dell’emergenza Covid, dopo aver ricoverato 530 pazienti in tre ondate. È il segno che la curva della pandemia sta crollando e la Lombardia sta superando la quarta ondata (stop anche al centro vaccinale di Trenno): infatti, oggi, la regione ritorna in zona bianca, sebbene la classificazione per colori sta per essere superata. Sempre da oggi, con un giorno di anticipo rispetto al programma, partono le somministrazioni del vaccino Novavax in 16 hub lombardi (a Milano, a Palazzo delle Scintille). E inizia l’inoculazione delle quarte dosi agli immunodepressi gravi.

NOVAVAX. Le fiale sono arrivate ieri. «La fornitura è di 174 mila dosi», ha annunciato su Facebook l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. «La metà di questo approvvigionamento sarà tenuta di scorta per la seconda somministrazione, da effettuarsi entro tre settimane dalla prima». Quindi, i cittadini che oggi ricevono la prima puntura troveranno il nuovo farmaco nei centri selezionati. Ma non potranno scegliere il siero, tuttavia la Regione ha deciso di «destinare il prodotto alle prime dosi di tutti i maggiorenni non ancora immunizzati». Perché tanta attesa per Novavax? Non chiamiamolo «vaccino dei No vax», ma dei perplessi. Potrebbe convincere chi ancora non è protetto a immunizzarsi: in Lombardia si tratta di una platea di 863.737 persone, considerando gli over 5, o di 447.541 over 12.

Novavax si basa su una tecnologia più “classica”, già usata per i sieri contro l’epatite B e il papilloma virus. «Mi auguro che questo vaccino, con caratteristiche simili a quelli utilizzati da decenni, possa convincere gli ultimi indecisi ad aderire alla campagna vaccinale», ha dichiarato Moratti.

ADDIO OSPEDALE FIERA. L’ultimo paziente ha lasciato la rianimazione venerdì e ora la terapia intensiva al Portello è vuota. Non accoglierà più malati nemmeno in futuro, perché «l’ospedale temporaneo sarà smantellato e gli spazi torneranno a ospitare fiere ed eventi», dicono dal Welfare. Da domani stop alla struttura: una decisione dal forte valore simbolico, perché significa che la curva epidemica è calata e la terapia intensiva “cuscinetto” non serve più. Ha curato 530 pazienti in tre ondate (aprile-giugno 2020, ottobre 2020-giugno 2021, dicembre 2021 fino a oggi), grazie a 500 professionisti coordinati dal Policlinico. Ora, si valuta «il trasferimento delle attrezzature nel possibile centro lombardo per le emergenza all’ex caserme aeronautica militare di Gallarate».

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