A Milano, ogni giorno, si registrano oltre due feriti stradali che si fanno male mentre sono in equilibrio su un monopattino e che hanno bisogno dell’ambulanza. Infatti, negli ultimi due anni, da maggio 2020 a oggi, si contano 1.208 richieste di soccorso all’Areu per infortuni legati alle pedane: monopattinisti che da soli hanno perso l’equilibrio per una buca, per il pavé sconnesso, per l’alta velocità o la disattenzione; oppure si sono schiantati contro auto e furgoni.
FERITI E INCIDENTI. Le pedane elettriche, equiparate alle bici, sono tra le protagoniste della mobilità post Covid.
La Russa: «I monopattini non osservano regole perché non li multano. Serve la targa e più severità»
MONOPATTINI MANIA. Perché utilizzarli? Il 56% li predilige perché «evita il traffico»; il 61% perché «non deve cercare un parcheggio»; il 59% «per raggiungere posti non sufficientemente serviti dai mezzi pubblici»; e il 46% «per svago».
LUOGHI E TEMPI. Il 63% dei monopattinisti li usa in centro; il 55% per tragitti di 15 minuti, il 34% per percorsi tra 15 e 30 minuti e solo il 2% per viaggetti di oltre un’ora. Gli amanti del monopattino, prima di scoprire la passione per la pedana andavano soprattutto a piedi (30%), o in bici (20,5%).
PAURA. C’è anche chi li rinnega per «la sensazione di insicurezza» (68%), dovuta alla presenza di troppe macchine e delle strade dissestate. Segue, il «sentirsi ridicolo» per il 26%, mentre per il 20% sono «troppo costosi» da noleggiare o acquistare.