Palazzi scossi dalla metro, 72 segnalazioni sulla Rossa. La mappa delle vibrazioni

Palazzi scossi dalla metro, 72 segnalazioni sulla Rossa. La mappa delle vibrazioni
di Simona Romanò
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Lunedì 15 Novembre 2021, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 15:01

Palazzi che tremano, come se a Milano ci fosse il terremoto, per le vibrazioni provocate dal passaggio dei treni del metrò ogni due minuti. Pavimenti che scricchiolano e crepe profonde che si aprono sulle pareti degli appartamenti. Pezzi di intonaco che si staccano dal muro e vetrate delle abitazioni che si frantumano. Sono tornate le scosse che tormentano i residenti di alcuni caseggiati lungo i tracciati dei binari sotterranei. La tregua è durata per tutti i mesi più duri della pandemia, ma ora, con la metropolitana a pieno regime, il problema si ripropone. E riesplodono le proteste «per i disturbi e i danni architettonici causati agli stabili»: una serie di disagi iniziati nel 2019, che ha portato Atm, Comune e Metropolitana Milanese, con il contributo del Politecnico, a istituire un tavolo tecnico per cercare soluzioni. Sono partite le attività di manutenzione per azzerare o almeno diminuire boati e oscillazioni, che «però persistono», lamentano i cittadini. Da Buonarroti a Piola. Da Conciliazione a Gorla. Da Sesto Marelli a Loreto.

SOS VIBRAZIONI. A raccogliere tutte le segnalazioni degli abitanti, con i punti critici lungo la rete della metropolitana milanese, a partire dal gennaio 2021, è l’associazione senza scopo di lucro “Missione rumore”. Sono 72 gli alert lungo la linea Rossa, la più anziana e la più problematica, concentrati nelle tratte tra Sesto Marelli e Sesto Rondò, tra Gorla e Pasteur. A Loreto, Cadorna, Lotto, Buonarroti, al capolinea Molino Dorino. Dodici le denunce lungo la Verde, concentrati tra Caiazzo-Loreto e tra Moscova-Lanza. Una segnalazione sulla Gialla (stazione Duomo) e tre sulla Lilla, che è l’ultima realizzata.

RABBIA RESIDENTI. «La pace regna solo da mezzanotte e mezza fino alle 5,30, ovvero quando la metropolitana non è in funzione», spiega Marco Barbuti, portavoce dei residenti di via Boccaccio. «Le vibrazioni sulla tratta Cadorna-Conciliazione hanno superato ogni precedente e provocano danni materiali e biologici».

Hanno presentato una petizione firmata da 375 persone e un esposto di nove pagine a Comune, Atm e Mm. Il motivo? «Una situazione ormai insostenibile, con edifici pieni di crepe». La petizione è stata sottoscritta anche dagli abitanti di altri quartieri di Milano, arrabbiati dai tremori: da quelli di via Palestrina a quelli di piazzale Piola, proprio sopra una delle curve della M2.

COMUNE. Il nodo degli scossoni è approdato anche in commissione Mobilità a Palazzo Marino dove si era parlato di «un problema reale», ma «la diagnosi mancava». I tecnici, per rimediare, hanno ipotizzato anche di inserire cuscinetti ammortizzanti sotto i binari usurati, così da attutire i sobbalzi dei treni; e nel Piano triennale delle opere pubbliche sono stati stanziati 50 milioni di euro proprio per la cura anti-vibrazioni.

ATM. L’azienda fa sapere che «stanno proseguendo gli interventi ordinari di molatura». Invece, «le operazioni straordinarie sono programmate in base alle indicazioni di Mm, incaricata dal Comune di effettuare i rilievi». Sono proprio «nuovi rilievi per stabilire la gravità della situazione» ad essere chiesti dai cittadini.

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