«Nuovo Meazza, tutto fermo finché l'Inter non chiarisce»: Sala e il club all'ultimo stadio

«Nuovo Meazza, tutto fermo finché l'Inter non chiarisce»: Sala e il club all'ultimo stadio
di Simona Romanò
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Venerdì 19 Marzo 2021, 06:00

Duro scontro fra il sindaco Giuseppe Sala e l’Inter, di cui il primo cittadino è pure tifosissimo. Nonostante la sua fede nerazzurra, ieri, ha sospeso la partita per la costruzione del nuovo stadio polemizzando con l’Inter: «Finché non chiarirà il suo destino, le cose per noi devono essere necessariamente ferme», ha dichiarato, anche se a decidere non sarà l’attuale Consiglio comunale, ma quello eletto alle prossime amministrative previste in autunno, alle quali Sala si è ricandidato per bis.

«Il progetto riguarda un intero quartiere della città che non posso affidare a una realtà di cui non è certa la proprietà futura». Il riferimento è all’assetto societario nerazzurro in bilico: il presidente Steven Zhang è infatti in difficoltà perché il governo cinese, causa Covid, ha posto un limite a tutti i suoi imprenditori per gli investimenti all’estero. Zhang, quindi rischia di non poter più mantenere da solo il club. Ciò nonostante, le parole di Sala hanno scatenato l’ira dei vertici della società: «Sono dichiarazioni offensive.

L’Inter ha una storia ultracentenaria, infatti, esisteva prima di Sala e continuerà ad esistere anche al termine del suo mandato». Per poi chiosare: «Se l’Inter e la proprietà non sono gradite all’attuale amministrazione, sapremo prendere le decisioni conseguenti».

Che il destino del nuovo Meazza dipenda dalla prossima giunta è ovvio. Potrebbe essere ancora guidata da Sala se vincesse le elezioni. «Ma non è così scontato», dicono dalla Lega. E si scatena la diatriba politica con il leader del Carroccio Matteo Salvini che affonda: «Se saremo noi alla guida dei Milano, come mi auguro, lo stadio si farà». Il disegno per quel moderno impianto che Milan e Inter rincorrono da un po’ è tornato a essere un rebus. Dopo incontri, planimetrie presentate, passi in avanti e poi retromarce. Tutto in alto mare. «Il sindaco Sala - aggiunge Salvini - non può scaricare ora i ritardi sulle spalle dell’Inter. Lo dico da milanese e milanista: basta perdere tempo, il nuovo stadio è un’opportunità di sviluppo e lavoro imperdibile».

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