Il blitz scatta intorno alle 2 di notte. L’obiettivo è l’Ufficio scolastico regionale di via Polesine, che viene tappezzato di cartelli con la scritta “Chiuso per incompetenza” e i cui cancelli vengono chiusi con catene e lucchetti.
Il raid porta la firma del Comitato in Difesa della Scuola, che su Facebook commenta: «Vi chiudiamo fuori come voi avete chiuso fuori noi». È solo l’ultima azione che gli studenti milanesi delle superiori hanno messo in pratica per protestare contro la Dad. Settimana scorsa, il liceo classico Manzoni aveva dato il via a un susseguirsi di occupazioni: all’istituto di via Orazio, avevano fatto seguito il Tito Livio, il Severi-Correnti e il Volta. Ieri è stato il turno del Parini di via Goito, dove 40 studenti hanno occupato le aule del primo piano per fare lezione a distanza con computer e tablet. Come già era avvenuto al Severi, anche qui molti dei ragazzi si sono già sottoposti a tampone, mentre gli altri lo hanno fatto nel pomeriggio, con l’aiuto.
«Troppo spesso ormai le istituzioni ci hanno preso in giro, rimandando il ritorno in presenza e non prendendo provvedimenti sufficienti per garantire un ritorno in sicurezza.