Cala ancora la pressione sugli ospedali: i ricoveri in ospedale sono diminuiti di 215, a giorni saranno sotto i cinquemila. E sono 15 in meno rispetto a martedì i ricoverati in terapia intensiva. «I dati fanno guardare a un buon futuro», ha commentato il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, cui ieri è spettata la diretta Facebook. Ma soprattutto sono i dati con cui oggi il governatore Fontana deciderà sulle aperture di lunedì.
La Regione sta attendendo tutti i protocolli Inail e la valutazione del comitato tecnico scientifico che dipende dall’andamento dei contagi dallo scorso 4 maggio. Ma secondo i rumors da palazzo Lombardia non solo i bar e ristoranti, ma anche estetisti e parrucchieri potrebbero riaprire - insieme ai negozi di commercio al dettaglio - da lunedì prossimo. O almeno potranno farlo tutti quelli che rispettano i requisiti previsti dalle nuove regole, a partire dal distanziamento fino alla misurazione della temperatura all’ingresso. «È molto importante capire come si riapre - ha detto Fabrizio Sala nellal diretta - perché non possiamo morire di Covid, ma neanche morire di fame».
Saranno sei le regole per ripartire da lunedì: mascherina obbligatoria e distanze (insieme a guanti o pulizia delle mani), misurazione della temperatura ai dipendenti obbligatoria e fortemente raccomandata ai clienti, smartworking dove si può, app regionale di tracciamento Allertacom raccomandata.
Poi ci sono le linee Inail: 4 metri quadrati di spazio a cliente nei ristoranti, l’addio ai buffet, il divieto di sauna o idromassaggio nei centri benessere, prenotazione obbligatoria e divieto di riviste da leggere dal parrucchiere, che dovrà anche fornire borse monouso per mettere gli effetti personali del cliente. Che deve sempre farsi lavare i capelli.