Milano, rubavano le batterie dagli scooter in affitto: in due anni almeno 600 colpi

In arresto 12 persone, 7 ricettatori indagati. Le celle rivendute a mille euro nei negozi

Milano, rubavano le batterie dagli scooter in affitto: in due anni almeno 600 colpi
di Giammarco Oberto
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Venerdì 1 Aprile 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 13:44

In alcuni casi il furto è avvenuto sotto le telecamere di sicurezza. Filmati di venti secondi, da quando i “cannibali” attaccano uno scooter parcheggiato a che escono dall’inquadratura portandosi via il “cuore” elettrico: le preziose batterie di ioni al litio. Sul mercato valgono mille euro al pezzo, loro le rivendevano a cento euro l’una al ricettatore. E lui le rimetteva sul mercato al prezzo pieno.

GLI ARRESTATI. La squadra mobile ha tirato le fila di una lunga indagine - iniziata nel 2020 - su una serie di furti di batterie, almeno 600. Tutti con una sola vittima: la compagnia francese di scooter sharing Cityscoot. Dodici persone, tutte italiane, sono state arrestate per associazione per delinquere per furto, ricettazione e riciclaggio. Tra loro ci sono due donne, di cui una, 26 anni, si occupava di rubare le batterie insieme al fratello, 21. I due capi, 32 e 34 anni, avevano già numerosi precedenti per furto, ricettazione e droga. Altre sette persone - i ricettatori - sono stati denunciati a piede libero: la Mobile ne ha individuati due a Milano, due a Rovigo, gli altri a Cerignola, Livorno e Benevento. Sono perlopiù titolari di attività commerciali specializzate nel settore dei veicoli elettrici.

I FURTI. Gli investigatori hanno ricostruito il puzzle dei furti denunciati dalla Cityscoot, risalendo fino al 2019: una ventina, quell’anno.

Ma la banda ci ha preso gusto soprattutto con il lockdown da Covid. Nel 2020 i furti di pacchi batteria sono stati 334, principalmente concentrati nelle zone di Greco-Turro e Baggio, ma poi estesi a tutta la città: Niguarda, viale Monza, Fulvio Testi, Forze Armate, viale Sarca, dove alcuni dei ladri abitano. E a fine 2021 - dopo tre anni di attività - la banda ha totalizzato 600 furti di batterie. Danno per la società: seicentomila euro. Oltre a un ancora maggiore danno all’immagine: quando ci saliva un cliente, il mezzo senza batteria non partiva.

LE INDAGINI. Grazie alla mappatura dei furti, gli investigatori con appostamenti e telecamere sono riusciti a risalire ai primi ladri e poi al resto dell’organizzazione. Con grande perizia i “manovali” scassinavano in pochi secondi i blocchi batteria negli scooter (spesso non riuscendoci e danneggiandoli) ricavandone dall’interno le preziose celle al litio, pagate 20-30 euro ai ladri, che poi finivano per 100 euro ai ricettatori, che a loro volta le rivendevano rigenerate a chi ne utilizzava i componenti per bici elettriche, altri scooter e monopattini.

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