Milano, ingegnere collezionista di ossa umane: la Procura archivia dopo tre anni di indagini

Milano, ingegnere collezionista di ossa umane: la Procura archivia dopo tre anni di indagini
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Giovedì 16 Settembre 2021, 15:24

La Procura di Milano ha archiviato, dopo tre anni di indagini, la posizione penale di un ingegnere con la passione del collezionismo di ossa umane. I carabinieri avevano scoperto il traffico di ossa e avevano portato all'apertura dell'inchiesta, ma secondo i magistrati non ci sarebbe alcun reato ed il caso è stato derubricato ad un illecito amministrativo sul possesso dei reperti.

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Per i giudici, non si sarebbe trattato di satanismo, mercimonio di morti o altro, ma solo di passione scientifica e dilettantistica. Le indagini, come riporta oggi il Corriere della Sera nelle pagine locali, sono scattate dopo l'intercettazione di alcuni pacchi postali diretti negli Usa e in Svizzera contenenti teschi, ed erano culminate nella perquisizione dell'appartamento dell'ingegnere milanese dove erano stati trovati una quarantina di reperti fra teschi, colonne vertebrali, femori, clavicole e altre ossa.

L'uomo li aveva ottenuti da un anatomopatologo di Praga e anche da un collezionista dell'Aquila.

Per tutti, comunque è valsa la buona fede di non essere a conoscenza del fatto che le ossa fossero illecitamente detenute da chi le aveva spedite, per cui l'ipotesi di reato è stata archiviata, mentre è rimasto l'illecito amministrativo della detenzione di ossa umane, che per il regolamento di polizia mortuaria non possono circolare fuori dai cimiteri, a meno che non siano destinate a laboratori per studio o ai parenti delle salme che ne reclamino il possesso. Le ossa sono state confiscate e portate alla collezione antropologica del laboratorio Labanof dell'Università degli Studi. 

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