La "prima" della nuova giunta Sala: al centro i fondi del Pnrr

La "prima" della nuova giunta Sala: al centro i fondi del Pnrr
di Simona Romanò
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Giovedì 14 Ottobre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10:52

«Ora i fondi ci sono. Dobbiamo avviare un grande piano di ristrutturazione della case popolari». Non ci sono più scuse, è una sfida che non può più essere rimandata, perché «al degrado fisico di quelle case, a volte corrisponde un degrado sociale». «Ne ho parlato con Draghi, è molto sensibile all’argomento». Così Giuseppe Sala ieri, alla prima riunione del mandato bis con tutti i nuovi assessori, nominati a tempo di record e al lavoro «a spron battuto».

Il sindaco rieletto ha confermato la scaletta delle priorità e in cima c’è la maxi rigenerazione del patrimonio di alloggi Aler, «in cui vive il 10% dei milanesi». Al centro della seduta di giunta, durata circa un’ora, c’è stato proprio il tema dei fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) dopo la prima missione a Roma del suo secondo mandato: ieri mattina ha incontrato ministri e il premier Draghi. «Al presidente del Consiglio ho sottolineato come l’edilizia popolare sia fondamentale. E credo che Milano possa essere un buon esempio».

Ovvero la città dove avviare un vero e proprio rilancio dei caseggiati popolari: non solo parole, però, ma fatti concreti. «Ho sottolineato come sia necessario andare rapidamente sulla fase operativa. Ecco perché è importante sapere quando possiamo avere i fondi e quando possono essere pronti i progetti». Sala ha assicurato che «seguirà la questione personalmente».

Poi, ha snocciolato i risultati conseguiti nel suo primo mandato: «Abbiamo recuperato e assegnato a chi era in attesa 4200 appartamenti e abbiamo ridotto l’abusivismo dal 6 al 3%». Ma non può bastare. Da dove si ripartirà? Dal dialogo con Regione Lombardia per trovare una nuova strada da condividere insieme. L’obiettivo è pensare un piano che permetta di governate sia gli alloggi Aler sia quelli di Metropolitana Milanese. «Siamo convinti che bisogna provarci, per buon senso, a trovare una formula comune», è l’idea del sindaco rieletto, rimarcata nuovamente ieri. «Dai primi approcci avuti con il governatore Attilio Fontana mi è apparso molto aperto».

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