Milano, il piccolo Gabry ha vinto la battaglia contro una malattia rarissima e può riabbracciare i genitori

Gabry Little Hero e i suoi genitori
Gabry Little Hero e i suoi genitori
di Tom Abram
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Martedì 10 Dicembre 2019, 13:03
Ce l'ha fatta il piccolo Gabriele. Il bambino è stato dimesso ieri dall'ospedale di Brescia dopo un trapianto di midollo andato a buon fine. Era l'unico in Italia ad avere la "Sifd", anemia sideroblastica congenita con immunodeficienza dei linfociti B, febbri periodiche e ritardi dello sviluppo. Una patologia rarissima, riscontrata in soltanto venti persone al mondo. Ora può riunirsi alla sua mamma e al suo papà. 

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La sua storia ha acquistato visibilità lo scorso aprile, quando la mamma, Filomena Rinaldi, aveva condiviso sui social la tragica patologia del figlio: "Gabriele è un dolcissimo bimbo di 19 mesi pieno di vita e di gioia, ma non è come tutti: è affetto da Sifd una sindrome rara. Anzi direi esclusiva... 20 casi noti nel mondo come lui. Un caso unico in Italia. Tra gli aspetti più catastrofici di questa sindrome ci sono l'immunodeficienza e l'anemia sideroblastica. La sua unica strada di guarigione è il trapianto di midollo osseo. Una strada impervia, piena di pericoli e di insidie, ma è l'unica percorribile. Purtroppo i medici, considerata l'unicità della sindrome, hanno chiesto una compatibilità totale, ma né noi genitori, né la gemellina siamo compatibili al 100%. Ci siamo così rivolti all'Admo per poter trovare un altro 'gemello di sangue' di Gabriele", aveva scritto sui social la madre. A quel punto a Milano era scattata una gara di solidarietà per trovare il donatore compatibile e dare una speranza di vita al bambino. 

Alla fine, dopo mesi di appelli un donatore (anonimo) compatibileè stato trovato, un caso su centomila. Il 12 novembre scorso «Gabry little hero», come è soprannominato nella pagina Facebook gestita dai genitori, si è sottoposto al trapianto, ricevendo in dono le cellule emopoietiche tramite l’infusione di sangue. Ora, ad un mese dal trapianto, la buona notizia sull'esito positivo: «Sta bene, dobbiamo avere ancora un sacco di precauzioni, ma Gabry ha superato con successo il trapianto di midollo. Dopo un mese di lontananza forzata lo sto finalmente toccando e scoppio dalla felicità», ha detto il papà Cristiano. «Quando l’ho preso in braccio ha capito finalmente che il periodo di lontananza è finito. È già cambiata anche la sua espressione. Ora dobbiamo solo recuperare il tempo che abbiamo perso».

Per tornare a sua casa, a Milano, ci vorrà ancora un pò’, «i cento giorni, che rappresentano la prassi in questi casi», sottolinea il papà. Adesso la famiglia è in una casa-alloggio a Brescia messa a disposizione da Abe, Associazione bambino emopatico, «che ringraziamo», precisa papà Cristiano. .

I genitori scriveranno anche una lettera al donatore anonimo per ringraziarlo, che gli sarà consegnata tramite il Registro italiano donatori di midollo osseo. «Ora – conclude il papà – aspettiamo Benedetta, la sorellina gemella di Gabriele, che ancora non può abbracciare il fratellino che è troppo debole». Potrà farlo a Natale. La famiglia riunita sarà il coronamento del dono. «E non ci stanchiamo di ripetere il nostro messaggio: iscrivetevi al registro dei donatori o spronate gli altri a farlo se non avete i requisiti. Ci sono altri piccoli pazienti, come Gabriele, che hanno bisogno di un trapianto. Hanno bisogno di un angelo per continuare a vivere».

 
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