Un weekend alla scoperta dei gioielli nascosti del Fai

Un weekend alla scoperta dei gioielli nascosti del Fai
di Ferruccio Gattuso
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Venerdì 25 Marzo 2022, 06:00

I tempi sono difficili, ma la luce che filtra attraverso lo splendido tetto a vetrata stile Liberty di Palazzo Edison è una promessa di bellezza e ottimismo. Ecco perché le Giornate Fai di Primavera, attese a Milano e in Lombardia sabato 26 e domenica 27 marzo nella loro 30ª edizione e presentate nell’edificio della storica azienda nata in città nel 1884, sono comunque un evento che prova a raccontarci il potere salvifico della bellezza.

“Patrimonio culturale e spirito civico”, è di questa connessione vitale che parla Andrea Rurale, presidente di Fai Lombardia, cui si aggiunge la scelta di esporre i colori della bandiera dell’Ucraina in tutti i Beni gestiti dall’associazione, in segno di vicinanza col suo popolo. Non solo: il Fai si impegna a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato a guerra auspicabilmente finita. In programma visite (come di tradizione a contributo libero) in oltre 128 luoghi inaccessibili o da scoprire in 57 città, grazie alla collaborazione di duemila volontari.

Tra i luoghi di maggiore (talvolta imprevedibile) fascino a Milano spiccano lo stesso Palazzo Edison, capolavoro di fine ‘800, così come il palazzo Inps di piazza Missori, realizzato tra il 1928 e il 1931 su progetto di Marcello Piacentini, Palazzo Orsini in via Borgonuovo, attualmente sede della Giorgio Armani Spa, l’Ippodromo di San Siro in stile Liberty, Villa Simonetta (splendido esempio di villa patrizia suburbana), i panifici Militari della Caserma XXIV Maggio (dove i milanesi si mettevano in fila per il pane durante l’ultima guerra), il Monastero della Visitazione Santa Maria, luogo di educazione delle giovani ragazze milanesi, la Certosa di Garegnano, con i suoi affreschi che le hanno fatto meritare la definizione di “Cappella Sistina dei milanesi”.

Fuori città, imperdibili sono il Palazzo Arici Mazzola Panciera di Zoppola Bona (Brescia), gioiello del XV secolo, la Chiesa Santa Maria delle Grazie a Soncino (Cremona) con i suoi pregevoli cicli pittorici, il suggestivo Castello di Cicognola (Pavia), proprietà privata della famiglia Moratti e, sempre nel Pavese, la dimora signorile di Palazzo Capelli a Pieve Porto Morone.

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