Treni, aerei, bus: boom di prenotazioni per la fuga da Milano

Treni, aerei, bus: boom di prenotazioni per la fuga da Milano
di Simona Romanò
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Martedì 15 Dicembre 2020, 02:00

La grande fuga da Milano e dalla Lombardia verso il Sud andrà in scena a partire da giovedì. Il boom di prenotazioni per treni, aerei e bus lo dice chiaro: i milanesi di adozione hanno già le valigie in mano per raggiungere i parenti entro domenica 20, l’ultimo giorno in cui si può muoversi liberamente tra Regioni gialle, salvo un’ulteriore stretta del governo: se non ci saranno novità da Palazzo Chigi, sarà impossibile partire o ritornare da lunedì 21 a giovedì 7 gennaio.

Ormai è una corsa contro in tempo per accaparrarsi i biglietti, con il boom di partenze, in Centrale e negli aeroporti, da giovedì 17.

Gli aerei e treni (con la capienza massina anti-Covid del 50%), diretti al Sud sono già quasi tutti pieni. In particolare, sulle Frecce i posti ormai sono prossimi ad essere esauriti sulla direttrice Milano-Napoli e sulla Milano-Bari. Sold out anche per Lecce. Basta consultare il sito di Trenitalia per toccare con mano. E i posti rimasti hanno prezzi alle stelle. Un esempio: da Milano Centrale a Napoli Centrale, partenza venerdì, il Frecciarossa più economico delle 13,10, con un cambio, disponibile ieri, costava 159,90 euro. Trenitalia fa sapere che «ha ripristinato tutte le corse, ridotte per il Covid, e le ha potenziate»: su 48 viaggi aggiunti, nei prossimi giorni clou, 32 interessano proprio Milano, e non è esclusa un’ulteriore aggiunta. Italo aumenta invece l’offerta con quattro viaggi in più al giorno sulla tratta Napoli-Roma-Milano-Torino per garantire altri 1000 posti.

La corsa al biglietto riguarda anche gli aerei: emblematico il dato di Alitalia, che nell’ultima settimana ha visto schizzare le prenotazioni del 70%» per i voli diretti in Campania Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia. Sold out anche gli autobus a lunga percorrenza: sul sito Flixbus risulta difficile, se non per qualche disdetta, assicurarsi una poltrona. Si teme quindi una riedizione dell’esodo di massa dello scorso marzo, a poche ore dal lockdown. Ma stavolta, grazie ai protocolli anti-contagio sui trasporti, le ripercussioni dovrebbero essere meno devastanti.

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