Contagi, dimezzati i quartieri con numeri da rosso

Contagi, dimezzati i quartieri con numeri da rosso
di Simona Romanò
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Martedì 30 Marzo 2021, 06:00

Le chiusure e la stretta anti-Covid iniziano a funzionare. A Milano, in zona rossa per la terza settimana, si vedono i primi segnali di miglioramento della curva. Sono infatti dimezzati, in sette giorni, i quartieri milanesi che hanno superato la soglia critica dei 250 malati Covid ogni 100mila abitanti: nella settimana appena trascorsa sono sei i distretti in profondo rosso, contro i 12 di quella precedente. E sono contemporaneamente diminuiti anche quelli vicini al tetto di allerta: in tutto sette dei 38 presi in considerazione dall’Ats, mentre erano 10 nel monitoraggio precedente. È quanto emerge dal report dell’Ats Milano fermo a domenica 28 marzo, che fotografa la corsa del virus e la mappa di dove si concentrano gli ammalati: una cartina che mostra il 30% del territorio milanese ancora fortemente ad alto rischio per la diffusione del coronavirus, quando era il 60% la settimana prima.

QUARTIERI IN ROSSO. Il centro è ancora l’area dove il Covid picchia forte, pur iniziando a indietreggiare: dal Castello al Duomo a San Babila con 310 casi; dal Ticinese a Porta Monforte con 269 contagi. Il virus sfonda anche nelle periferie: a nord, Precotto-Quartiere Adriano con 267 nuovi contagiati; a sud, Gratosoglio-Chiesa Rossa (254); a ovest, Forze Armate-Quartiere Valsesia-Quartiere Degli Olmi (325) e Figino-Baggio-Quinto Romano (263).

VICINI ALL’ALLERTA. Sono i rioni che erano rosso scuro e ora si nota la frenata: da Primaticcio a Inganni con 247 casi, da Lorenteggio a Giambellino (240), Solari (230), dalla Comasina ad Affori-Bruzzano (247), dal Gallaratese a Lampugnano (231), Città Studi (226) e Sant’Ambrogio (224).

MENO COLPITO. Il Niguarda è il quartiere più “pulito” con 157 casi contro i 270 di sette giorni prima.

REPORT ATS. I medici dell’Unità di epidemiologia dell’Ats notano che «finalmente, un po’ ovunque in città, i contagi sono cresciuti più lentamente su base settimanale».

Segno che a Milano si sta raggiungendo il plateau dei contagi, mentre il numero dei decessi è l’ultimo a decrescere. Per i sanitari è importante «mantenere tutte le misure di emergenza già previste per arrivare quanto prima alla discesa dell’ondata». Ecco perché Milano e la Lombardia paiono destinate a rimanere rosse anche dopo Pasqua, almeno fino al 13 di aprile.

HINTERLAND. Sono meno i focolai fuori Milano che minacciano la metropoli, ma ancora troppi per abbassare la guardia: 11 Comuni su 23 del Rhodense hanno sfondato il tetto dei 250 contagi (erano 13); 21 su 49 del quadrante Ovest; 4 su 6 in quello a Nord e 27 su 53 nella Martesana (erano 35).

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