Milano, Darsena choc. Il commento del direttore Davide Desario: «E ora prendete un vucumprà come consulente»

Davide Desario, direttore di Leggo
Davide Desario, direttore di Leggo
di Davide Desario
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Lunedì 1 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 11:44

Quello a cui abbiamo assistito sabato vicino ai Navigli, di persona o grazie ai tanti video circolati su internet, è una vergogna. Migliaia di persone accalcate sulla Darsena, molti senza mascherine, a sorseggiare drink e birre. Il tutto condito da venditori ambulanti abusivi carichi di bevande e con tanto di musica da discoteca. E sotto gli occhi di una sola (una!) pattuglia di vigili.
Ma quello a cui abbiamo assistito ieri mattina è ancor più vergognoso. Il prefetto di Milano Renato Saccone ha ordinato alle forze dell'ordine di presidiare l'area e di contingentare l'accesso. Insomma ha chiuso il recinto quando i buoi erano già scappati. Eppure, che sabato (quello prima di diventare zona arancione) migliaia di idioti si sarebbero riversati in quell'area, era scontato. Nulla, però, è stato fatto per evitarlo. E adesso, come sottolineato dal sindaco Sala, la città ne pagherà le conseguenze. Perché quelli che erano alla Darsena sabato, oggi saranno sui bus, nel metrò, nelle scuole e nella migliore delle ipotesi a casa loro con genitori e nonni.
Forse il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese (che prima del Viminale era prefetto proprio a Milano) dovrebbe pensare di affiancare ai suoi uomini un vucumprà. Uno qualunque. Sicuramente avrà più il polso della città. E potrebbe dare utili consigli.

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