La buona notizia è che i contagi, nell’ultima settimana, sono stabili alle superiori, tant’è che la didattica in presenza può salire sopra il 50%. La cattiva notizia, invece, è il trend dei focolai Covid in salita fra gli alunni di materne e elementari. Si salvano nidi e medie. È la fotografia scattata dal report dell’Ats Milano: nei licei, nei tecnici e nei professionali, che erano sorvegliati speciali dallo scorso 24 gennaio nel timore che potessero essere amplificatori di contagi, dopo l’addio alla didattica a distanza al 100%, «la situazione è rassicurante», dicono i tecnici.
I CONTAGI. Nelle scuole di Milano e provincia, nella settimana dal 2 al 7 febbraio, si sono registrati 416 nuovi positivi (erano 363 la settimana precedente); di cui, 319 studenti e 97 operatori scolastici. Nel dettaglio: sono 86 i nuovi contagi alle superiori contro gli 84 dal 25 al 31 gennaio, che hanno costretto in quarantena 733 persone (307 quelle poste in isolamento la settimane prima). Peggio alle elementari: 128 nuovi malati Covid la settimana trascorsa, contro i 96 dell’antecedente. Un aumento del 30% che ha costretto alla quarantena 1.484 soggetti del mondo scolastico (1186 la settimana prima). Bene alle materne (35 casi negli ultimi sette giorni contro i 39 precedenti) e alla medie (74 nuovi casi fino a domenica scorsa contro i 79 dell’ultima settimana di gennaio).
IL VERTICE. È stato superato il test delle prime due settimane di ripresa alle superiori quindi, si lavora «per riportare a scuola la maggioranza degli studenti, ovvero più dell’attuale 50%». È emerso ieri dal confronto fra il prefetto Renato Saccone (nella foto) e i dirigenti scolastici.
TRASPORTI. Alcuni presidi hanno «evidenziato delle criticità su alcune linee del trasporto pubblico», già potenziato da Atm. Sotto osservazione i poli scolastici formati da più scuole con tanti iscritti, fra i 1200 e i 1500. Per esempio, in via Litta Modigliani, dove c’è il Pareto e il Lagrange.