Casi in crescita a Milano, rischio zona gialla per 8 quartieri

Casi in crescita a Milano, rischio zona gialla per 8 quartieri
di Simona Romanò
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Venerdì 16 Luglio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 15:31

Torna lo spauracchio della zona gialla per la variante Delta che galoppa. L’Ats guarda con attenzione l’incidenza dei nuovi casi a Milano ogni 100mila abitanti: se si supera la soglia minima dei 50 (da zona bianca) sono guai perché “salta” il tracciamento. In città sono già otto i distretti dei 38 considerati che sono vicini al limite dei 50 contagiati e anche l’Rt cittadino è sopra l’1, a quota 1,15. È quanto emerge dal report dall’Ats aggiornato a mercoledì.

CONTAGIATI IN CRESCITA. Il centro, come spesso è accaduto da inizio pandemia, è l’area più estesa con più malati in assoluto (41) per l’alta frequentazione che lo espone al virus: da Piazza Castello a Porta Venezia, da Brera fino a piazza Scala. Il Coronavirus cresce anche ai Navigli (39 malati) e al Ticinese (29), due delle zone più calde della movida. E ancora: a Chinatown (31); a City Life e Tre Torri (30). Meglio in zona Risorgimento, da corso Indipendenza a corso Plebisciti con 26 nuovi casi in una settimana. Da Crescenzago a Cascina Gobba con 25; a Certosa con 24.

CASI STABILI. I dati nei quartieri più “sporchi” «sono ancora bassi», dicono gli esperti, ma non così tranquillizzanti come in zona Lotto, con 3 positivi ogni 100.000 abitanti; 4 alla Comasina e Affori, 5 al Niguarda e 6 a Farini-Dergano.

REPORT ATS. «L’indice di rischio è salito per l’insorgere di mini-focolai che sono sufficienti a far rimbalzare i valori», ragionano i medici dall’Unità di epidemiologia dell’Ats.

Il 73% dei contagiati degli ultimi sette giorni sono under 30. E il 27% è concentrato nella fascia degli adolescenti, tra 15 e 19 anni. In pratica, coloro che si sono meno vaccinati e «che, in genere, hanno meno rischi di malattia grave, ma portano a casa di nonni e genitori non immunizzati il virus». «Lo scenario ricalca quello dell’estate 2020», secondo gli esperti. Però, quest’anno, a fare la differenza è la variante indiana. E gli assembramenti per festeggiare l’Europeo, domenica notte, non fanno ben sperare: i primi effetti si vedranno fra tre, quattro giorni.

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