A Milano contagi da zona rossa, nove i casi di Omicron

A Milano contagi da zona rossa, nove i casi di Omicron
di Simona Romanò
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 06:00

La quarta ondata Covid fa tremare Milano a una settimana dal Natale, con l’indice dei contagi cittadini che è ormai tendente alla zona rossa. Non certamente alla bianca, sebbene la Lombardia trascorrerà un «bianco Natale», secondo il governatore Attilio Fontana. I numeri degli infettati sono schizzati in tutti i quartieri della città, nelle ultime tre settimane: in profondo rosso è l’ampia area del centro storico dove si registra il boom di 273 ammalati Covid ogni 100mila abitanti. A ciò si aggiunge l’allarme per la contagiosa variante Omicron, che presto potrebbe diventare dominante in Lombardia: dal 3 al 13 dicembre, dicono dal Welfare, «sono emersi dieci casi; di questi, nove riguardano Milano e uno il territorio di Brescia». È questa la situazione epidemiologica, nel capoluogo, a sette giorni dal Natale, dove non mancheranno occasioni di assembramenti famigliari e fra amici, fra festeggiamenti, cene, scambi di auguri. La corsa del virus è fotografata dall’ultimo report dall’Ats Milano (dall’8 al 15 dicembre): 7 dei 38 distretti presi in considerazione sono vicini alla soglia di massima allerta dei 250 contagi ogni 100mila abitanti; il centro l’ha scollinata e i restanti 30 rioni stanno raggiungendo l’asticella preoccupante dei 200 casi.

BOOM DI CONTAGI. L’exploit di positivi (273 ogni 100mila abitanti) da San Babila al Duomo al Castello, da Brera a Porta Venezia, da corso Como a corso Garibaldi.

Male il Gallaratese (235), Chinatown (223), Lorenteggio e Giambellino (207), il Ticinese e i Navigli (206), il quartiere della Stazione Centrale (188), Precotto-Adriano (183), corso Magenta (176), City Life (174), zona Risorgimento (172), Città Studi (163).

MONOTORAGGIO ATS. I focolai sono diffusi ovunque, soprattutto dove si concentrano servizi, uffici, negozi, locali, luoghi di incontro, iniziative natalizie, che portano la popolazione ad assembrarsi con più facilità, creando le condizioni favorevoli per il diffondersi del Covid. «Più persone circolano e più il rischio aumenta», tagliano corto dall’Unità di epidemiologia dell’Ats. Anche se la situazione non è paragonabile a un anno fa, complice la campagna di vaccinazione che procede spedita con le terze dosi (4,3 milioni di lombardi hanno aderito), «sono guai perché “salta” il tracciamento».

SOGLIE DI ALLERTA. I sanitari temono «un balzo degli ospedalizzati», che potrebbe essere frenato da comportamenti virtuosi, quali l’uso della mascherina e il distanziamento. I numeri dei ricoveri sono al di sotto delle soglie di allerta, ma di poco: l’occupazione dei letti nei reparti Covid è al 14% (il limite è 15%), quella dei posti in terapia intensiva al 9,5% (tetto al 10%).

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