«Basta con ‘sto cane»: anziana spara e ammazza il vicino

«Basta con ‘sto cane»: anziana spara e ammazza il vicino
di Giammarco Oberto
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Venerdì 29 Aprile 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:43

L’uomo e la donna sono già a terra quando i vicini, richiamati dai colpi secchi di pistola, si affacciano sui balconi e riprendono con il telefonino. E lei è lì, al centro dello spiazzo, un impermeabile azzurro, una sportina sorretta con il polso. I capelli grigi raccolti, uno sguardo senza emozioni, come uno squalo. E in mano una pistola a tamburo. Le urlano insulti, dai balconi, ma lei scrolla le spalle e rientra nel suo appartamento. E lì aspetta i carabinieri.

È la killer spietata che non ti aspetti, Silvana Erzenberger, 71 anni, origini sinti, ambulante.

Ed è la vicina che non desideri. Si beccavano da anni, lei e le due persone che ha lasciato sull’asfalto. Lui è Luigi Casati, 62 anni. Alle 7,30 è sceso in strada, in via Brasside, a Treviglio, Bassa Bergamasca, con Chanel: un cagnetto i cui abbai erano già stati tra i motivi di liti con la vicina. Lei lo ha raggiunto ed ha sparato. Quattro o cinque colpi. Raggiunto all’addome, Casati è crollato. Era forse già cadavere quando in strada lo ha raggiunto la moglie, attirata dagli spari. Monica Leoni, 57 anni, era china sul marito quando alle sue spalle si è di nuovo avvicinata Silvana: ha sparato ancora, ha colpito una donna a una gamba. Poi ha finito i proiettili e si è allontanata con passo tranquillo, scagliando qualche invettiva contro i due a terra. Leoni è stata trasportata in elicottero al Papa Giovanni XXIII di Bergamo: è in pericolo di vita, in prognosi riservata. I carabinieri di Treviglio sono arrivati in pochi minuti. Erzenberger li aspettava seduta in cucina. È stata arrestata per omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. Ora è in carcere a Bergamo. Incensurata, deteneva la pistola con regolare porto d’armi.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tra la 71enne e la coppia gli screzi andavano avanti da tempo, ma nessuno avrebbe immaginato un epilogo così drammatico. Racconta il figlio della coppia, Emanuele Casati, sconvolto: «Questa donna continuava a inventare accuse contro i miei genitori, questa storia andava avanti da anni».

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