Nuovi contagi scolastici, sempre più studenti a casa in isolamento-Covid e lezioni da remoto. Torna la didattica a distanza e il dibattito sulla reale necessità delle quarantene a scuola: a nove giorni dalla prima campanella per elementari, medie e superiori, mentre nidi e materne hanno ripreso il 7 settembre, «sono 90 le classi nel Milanese e nel Lodigiano messe in quarantena» per la presenza di alunni positivi. Dai nidi ai licei. Lo ha riferito, ieri, il direttore generale di Ats Milano Walter Bergamaschi.
Negli istituti scolastici si torna a vivere le vecchie ansie con circa 2500 ragazzi quarantenati. La procedura è nota: un compagno risulta positivo, scatta lo stop delle lezioni in presenza (solo gli insegnanti non sono quarantenati, ma tamponati). Meno di una settimana fa la stessa Ats aveva comunicato che le classi quarantenate erano 37. Il che significa che, in sei giorni, il fenomeno è aumentano del 143%. «Stiamo parlando dello 0,3%-0,4% del numero di classi», ha precisato Bergamaschi. Numeri ancora contenuti, ma «da monitorare con attenzione».
La riflessione sulla profilassi dei giovani è quindi d’obbligo: gli studenti da 0 a 12 anni sono scoperti dal vaccino, mentre per i più grandi una buona dose di immunizzati può ridurre il rischio.