Smog, la qualità dell'aria lombarda migliora a lungo termine. Ma il lockdown non è bastato a ripulire il cielo

Aria malata
Aria malata
di Greta Posca
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Gennaio 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 10:10

Tutti in casa per mesi, ma a respirare (quasi) la stessa aria malata.

Nonostante il lungo periodo di lockdown, lo smog nel cielo lombardo non è sparito. Lo ha spiegato ieri il presidente Stefano Cecchin di Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) enunciando i dati a Palazzo Lombardia con l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo.

Emerge che, per il terzo anno consecutivo, «nel 2020 «la Lombardia ha rispettato i limiti per quanto riguarda il valore del limite medio annuo 40 µg/m³ per il Pm10», ha spiegato Cattaneo. Un lento miglioramento sul lungo termine ma non per il virus. «I dati sono comunque sorprendenti perché il lockdown, con il conseguente blocco del traffico, non ha portato a una significativa diminuzione dei giorni di superamento del valore limite giornaliero (50 µg/m3)». Meglio invece per il biossido di azoto (NO2), nettamente calato per effetto del blocco.

Per esempio nel 2020 a Milano la media giornaliera di 50 µg/m3 di Pm10 è stata superata 90 volte contro i 72 del 2019; ma in generale tutte hanno sforato tranne Varese, Lecco e Sondrio. Complice anche l’assenza di pioggia a gennaio, febbraio e novembre, ai minimi da 15 anni. «Questo ha creato situazioni particolarmente sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti e in diverse centraline è stato superato il numero dei 35 giorni, sebbene in misura variabile a seconda delle città.

Non a caso i superamenti dei valori del Pm10 si sono concentrati soprattutto in questi mesi», ha aggiunto l'assessore. I primi giorni di questo 2021 sono invece andati piuttosto bene, soprattutto grazie a buone condizioni atmosferiche, tanto che da inizio anno si è registrato un solo giorno di superamento della soglia, Capodanno.

La Regione ha annunciato un pacchetto di 100 milioni di incentivi finanziato in parte da risorse regionali e in parte da fondi statali, per il miglioramento della qualità dell’aria. E criticato il governo che ha  dimenticato la qualità dell'aria nel Piano nazionale resilienza. In particolare, ammontano a 48 milioni gli incentivi per il rinnovo del parco veicolare stanziati dalla Lombardia. Critiche dal Comune: «La qualità dell’aria lombarda migliora, ma troppo lentamente. Quindi bisogna fare di più e velocizzare», ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli. «A Milano da luglio 2020 abbiamo aiutato 3.500 milanesi a passare da veicoli inquinanti a sostenibili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA