John Malkovich: «Io cattivissimo critico musicale, essere feroci è anche divertente»

John Malkovich: «Io cattivissimo critico musicale, essere feroci è anche divertente»
di Ferruccio Gattuso
2 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Dicembre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:01

«Brahms? Un bastardo senza talento». A dirlo era un collega di spartito come Pyotr Ilyich Tchaikovsky che, insomma, di musica ne sapeva. Ma si sbagliava. «I due si detestarono tutta la vita, e questa rivalità fu quasi commovente. Chissà se c’era un po’ di marketing, in tutto ciò». A sorridere sulla vicenda è John Malkovich, attore abituato ai set di Hollywood (di culto il suo Visconte di Valmont ne “Le Relazioni Pericolose”), ma anche fuoriclasse del palcoscenico, atteso al Teatro degli Arcimboldi in data unica domani in uno spettacolo originale e ironico dal titolo “The Music Critic”.

L’idea dello show – un gioco narrativo sulle peggiori critiche musicali sibilate contro i Grandi della musica, con immediato corredo strumentale dal vivo - vede la star originaria dell’Illinois dividere la scena con l’autore della piéce, musicista e comico russo Aleksey Igudesman alla guida di un ensemble musicale. Ideato dieci anni fa per il Julian Rachlin & Friends Festival di New York e ora in tour internazionale, “The Music Critic” viene proposto in lingua originale con sovratitoli in italiano. «La musica per me è sempre stata importante – rivela Malkovich – non suono strumenti ma ne ascolto moltissima.

Negli anni ho lavorato con tanti musicisti, tra cui anche il maestro Riccardo Muti. Queste critiche sono l’occasione per sorridere e per riflettere su come gli artisti debbano sapersele lasciare alle spalle. Alcune servono: a me le critiche dei colleghi attori e del regista mentre sono sul set sono utili. Però, come racconto nel finale dello spettacolo, a Istanbul vive un critico per il quale il mondo, forse, sarebbe migliore se io non esistessi. Me ne sono fatta una ragione».

Tra i giganti criticati e sminuiti nello show ci sono nomi come Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Brahms, Schumann, Debussy, Prokofiev: a Malkovich spetta il ruolo del “critico cattivo” che, per un divo abituato a essere l’anti-eroe sullo schermo, è la soluzione perfetta. E a proposito, rivela Malkovich, «a breve sarò sullo schermo il tirannico direttore d’orchestra romeno Sergiu Celibidache, e più avanti lo stilista Karl Lagerfeld».

© RIPRODUZIONE RISERVATA