Milano, via al trasloco show delle mura medievali nel cantiere di via de Amicis

Milano, via al trasloco show delle mura medievali nel cantiere di via de Amicis
di Simona Romanò
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Venerdì 5 Febbraio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:53

Smontato e poi ricostruito mattone per mattone. Il muro di epoca romana, ritrovato nel cantiere della futura linea 4 della metropolitana, all’altezza di via De Amicis, sta “traslocando” dove sorgeva l’Anfiteatro romano, gestito dalla Sovrintendenza, tra le vie Arena e Conca del Naviglio, al Ticinese. Sarà immerso nel verde, per un’ambientazione green con siepi e cespugli di bosso, mirto, ligustri e oltre cento cipressi.

Ieri sono partiti i lavori (dureranno un paio di giorni) senza precedenti per Milano, con gli operai che agganciano i blocchi di pietra pesanti tonnellate, infossati a sei metri di profondità, per permettere a una gru di riportarli lentamente in superficie sotto gli occhi di decine curiosi che, da lontano, assistono alle manovre. La piccola muraglia, imponente e monumentale - alta circa 2,5 metri, lunga 10, “spessa” oltre 2 - è venuta alla luce dal ventre di Milano, aperto per scavare il tunnel della Blu, tra il 2017 e il febbraio dell’anno scorso. I responsabili del cantiere, mentre scavavano con ruspe e mega escavatori, si sono ritrovati di fronte a questo ostacolo che, resistito sottoterra per secoli, è subito apparso prezioso dal punto di vista storico.

Le pietre più antiche, infatti, furono probabilmente tratte da edifici romani abbandonati e poi utilizzate come materiale per le nuove costruzioni di epoca medioevale, la sponda cioè dell’antico Naviglio di San Gerolamo. Non si esclude nemmeno che la struttura possa essere le fondamenta di una torre a difesa della città.

Per far luce sulle origini della struttura, M4 sta realizzando un libro a cura di esperti. Peccato però che il ritrovamento, avvenuto in uno dei cantieri più impattanti della futura Blu, ha ritardato la realizzazione della linea. Il ritardo complessivo sulla tabella di marcia è di tre mesi, accumulato anche per colpa della pandemia che ha bloccato i cantiere. Di conseguenza, il battesimo della prima parte del percorso - dall’aeroporto di Linate al passante ferroviario di Forlanini - previsto per la fine di gennaio, slitterà (salvo altri imprevisti) alla fine di aprile. A settembre 2022 aprirà lo spezzone fino a Dateo e a inizio 2023 quello per San Babila.

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