Lombardia, Fontana: «Non ho nessun peso sulla coscienza. Contro di me attacchi mediatici»

Lombardia, Fontana: «Non ho nessun peso sulla coscienza. Contro di me attacchi mediatici»
Lombardia, Fontana: «Non ho nessun peso sulla coscienza. Contro di me attacchi mediatici»
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Lunedì 18 Maggio 2020, 11:41

Dopo le accuse e le critiche delle ultime settimane, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana risponde oggi prima sul Corriere della Sera, poi a Mattino Cinque sulle scelte compiute dalla sua regione durante la fase più acuta dell'emergenza coronavirus. «Fra tutte le grandi accuse che mi vengono mosse, nessuna di questa è fondata e quindi non mi fa dormire di notte. Fortunatamente se sopravvivo è perché riesco a dormire molto bene di notte. Non ho alcun tipo di peso sulla coscienza», ha detto Fontana.

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«Quelle decisioni - ha detto - sono state prese nel mezzo di una situazione drammatica, che non è nemmeno immaginabile e che chi non l'ha vissuta non riesce a capirla». «Oggi vado a lavare come al solito, non cambia assolutamente niente», ha risposto Fontana a chi gli ha chiesto se oggi andrà al ristorante o dal barbiere in occasione della riaperture. «Del barbiere avrei bisogno ma ho provato a chiamarlo ed è prenotato fino a metà settimana, ci andrò nella seconda parte delle settimana», ha aggiunto con un sorriso. 

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"SE SERVE, PRONTI A RICHIUDERE" Non bisogna dimenticare che la Lombardia è stata la regione più colpita e quindi «dobbiamo essere più cauti», aveva detto Fontana in un'intervista al Corriere della Sera. Nel confronto con il governo per l'intesa Stato-Regioni «ci sono stati contrasti di carattere giuridico. Ma alla fine le nostre linee guida sono state inserite nel Dpcm. Con quelle dell' Inail certe attività non sarebbero mai potute ripartire. Alla fine è stato fatto un buon lavoro con dei protocolli che coniugano la sicurezza con la possibilità di svolgere le attività». De Luca, osserva Fontana, «era d' accordo sulle linee guida poi non ha firmato perché in contrasto con altre questioni. Ma sono delle linee guida: chi ritiene può distaccarsene».

In Lombardia le uniche differenze «riguardano il fatto che noi non apriremo subito le piscine, le palestre, i centri benessere e che per andare al ristorante è necessario misurare la febbre». Bisogna occuparsi della ripresa «senza però mai dimenticarsi della sicurezza». E se l' indice dovesse risalire, «siamo pronti a richiudere». Fontana comunque è ottimista: «Abbiamo posto in essere una sorveglianza attenta e rigorosa. Se dovessimo vedere dei pericoli interverremo subito».

Il presidente della Regione commenta anche la scritta 'Fontana assassino' apparsa su un muro a Milano: «È stato un ritorno al passato, a persone che speravo non esistessero più. Però devo dire che la pesantissima campagna mediatica contro di me può spiegare certe reazioni». Il governatore ribadisce che non toccava alla Regione decidere la zona rossa per Alzano e «per le Rsa noi non c'entriamo con la gestione. A noi spetta il controllo del rispetto dei protocolli. Ricordo che le Rsa per il 90 per cento sono private». Secondo Fontana l'attacco che starebbe subendo la sua regione è motivato dal voler «screditare questo modello di governo del centrodestra e vogliono cercare di mettere le mani sulla Lombardia. Gli obiettivi sono tanti, io, Salvini, il centrodestra». 

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