Inquinamento, la foto choc della Pianura Padana dal satellite: la concentrazione di azoto è a più alta d'Europa

Inquinamento, la foto choc della Pianura Padana dal satellite: la concentrazione di azoto è a più alta d'Europa
Inquinamento, la foto choc della Pianura Padana dal satellite: la concentrazione di azoto è a più alta d'Europa
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Mercoledì 5 Giugno 2019, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 11:14
Un'immagine drammaticamente attuale, quella satellitare che rielabora i dati Copernicus Sentinel 2019, rielaborati dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa). La concentrazione di ossidi dell'azoto e di polveri sottili, in tutta la zona circostante la Pianura Padana, è assolutamente preoccupante: nel Nord Italia, infatti, c'è l'area più inquinata d'Europa. Lo dimostrano dei dati allarmanti, diffusi in occasione della Giornata mondiale dell'Ambiente e proprio mentre le istituzioni italiane discutono con l'Unione Europea il Clean Air Dialogue.

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I dati sono stati raccolti attraverso il monitoraggio satellitare tra gennaio e aprile 2019. L'immagine diffusa mostra come, in una vastissima area del Nord Italia, le emissioni hanno raggiunto un livello assolutamente preoccupante. In particolare, la situazione più drammatica riguarda i composti dell'azoto e soprattutto il biossido d'azoto (NO2), le cui cause sono piuttosto varie: dall'inquinamento industriale fino alle emissioni dei motori diesel, passando per il ciclo dell'azoto delle colture, delle concimazioni e del letame del bestiame negli allevamenti intensivi. Lo riporta anche Il Sole 24 Ore.

Le conseguenze di questa situazione sono di natura diversa. In primis, dobbiamo considerare quelle per la salute: gli ossidi di azoto possono causare gravi problemi soprattutto per la respirazione. Ma non solo: la Commissione Europea ha già avviato due procedure d'infrazione contro l'Italia, per non aver applicato correttamente la direttiva 2008/50/CE, per i superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite delle polveri sottili (Pm10) e del biossido di azoto. Se la Corte di Giustizia Ue dovesse condannare l'Italia, per il nostro paese ci potrebbero essere sanzioni economiche pesantissime e si rischia anche la riduzione dei fondi strutturali europei.

A Torino, per il Clean Air Dialogue, c'erano le massime autorità: dalla sindaca Chiara Appendino a rappresentanti di ministeri e regioni, fino a Karmenu Vella, commissario europeo all'Ambiente, e il ministro italiano Sergio Costa. Quest'ultimo ha dichiarato: «Abbiamo riunito gli “stati generali” dell’aria, una due giorni senza precedenti: in modo strutturato rispetto al passato, in modo risolutivo e inclusivo, per affrontare quella che è una vera e propria emergenza».
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