Subito una perizia sull'incendio che ha distrutto la Torre del Moro, il grattacielo andato a fuoco nove giorni fa in via Antonini, a Milano. È la richiesta di Massimo Bardazza, l'ingegnere incaricato dai legali dei condomini di far luce sulle cause del rogo.
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Incendio alla Torre del Moro, subito una perizia
Come spiega anche Il Giorno, il tempo rischia di essere un fattore decisivo, perché col passare dei giorni potrebbero deteriorarsi fino a sparire possibili prove che permetterebbero di far luce sulle cause.
Incendio alla Torre del Moro, l'ipotesi dell'effetto lente
L'ipotesi dell'auto-combustione, al momento, appare poco credibile. Sta emergendo, nelle ultime ore, quella dell'effetto lente: la possibilità che i raggi del sole, riflessi da oggetti come ad esempio una bottiglia, possano aver incendiato qualcosa. E mentre i residenti della Torre del Moro chiedono l'intervento delle autorità locali e nazionali, si attende la fine delle indagini dei Vigili del fuoco, incaricati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Marina Petruzzella.
Incendio alla Torre del Moro, i residenti si mobilitano
Stamani in Procura si è presentato l'avvocato Alessandro Keller, che rappresenta due persone che vivevano in due appartamenti diversi, uno andato completamente distrutto. Lo stesso legale si sta muovendo per nominare un consulente e sta raccogliendo documentazione utile. L'avvocato Solange Marchignoli, che assiste alcuni residenti del palazzo di via Antonini, ha depositato stamani la nomina dell'ingegnere Massimo Bardazza. Se verranno disposti accertamenti irripetibili da parte della Procura, che potrebbe nominare esperti per le analisi, le persone offese, i legali e i consulenti potranno prendere parte. Gli inquirenti dovranno anche ascoltare i responsabili della Moro Real Estate, che ha realizzato la Torre, e quelli della Aza Corp (ex Aghito Zambonini) che ha realizzato il rivestimento esterno, che ha bruciato in pochi minuti perché fatto di «materiale altamente infiammabile». Diversi gli elementi, secondo i pm, che hanno reso la Torre «insicura».