Alessandro Maja e la confessione dell'omicidio di moglie e figlia: «Non sa spiegarsi cosa gli sia passato in testa»

Tra le ipotesi del movente "una fobia per i debiti e per la situazione di difficoltà economica attraversata". Sabato i funerali di Stefania e della figlia Giulia

Alessandro Maja
Alessandro Maja
di Simona Romanò
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Venerdì 13 Maggio 2022, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 17:02

Alessandro Maja, 57 anni, l'architetto che ha ucciso la moglie Stefania e la figlia di 16 anni Giulia e ferito gravemente il figlio Nicolò, ha riposto alle domande del giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio, Piera Bossi, che lo ha interrogato questa mattina, venerdì 13 maggio, nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza, dov’è ricoverato dopo la strage da lui compiuta. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere e, come ha spiegato il suo avvocato Enrico Milani, ha ammesso di aver ucciso moglie e figlia e di aver tentato di uccidere il figlio: «L'unica cosa che non sa spiegarsi è come sia potuto avvenire e cosa gli sia passato in testa in quel momento lì. Era una notte come le altre. Passava in giro a camminare per casa perché aveva questa ansia per questi problemi economici che sentiva come insopportabili».

LA STRAGE La notte a cavallo del 3 e del 4 maggio ha massacrato prima la moglie Stefania Pivetta, di un anno più giovane, poi la figlia Giulia di 16 anni.

Per poi aggredire e lasciare in fin di vita, credendo che fosse morte, il primogenito Nicolò di 23 anni, che ora è in condizioni disperate.

MOVENTE L'architetto, imprenditore non ha spiegato il perché di questo orrore. Resta quindi sconosciuto il movente che l’ha spinto a compiere questa terribile strage famigliare.  Però, «avrebbe dimostrato una fobia per i debiti e per la situazione di difficoltà economica attraversata», ha aggiunto il difensore delle parti offese, l’avvocato Stefano Bettinelli.  Una fobia che lo portava ad accusare moglie e figli di spendere troppo. Per avere un quadro più chiaro sulla vicenda bisognerà, con ogni probabilità, aspettare la perizia psichiatrica. È probabile che presto sarà dimesso dall’ospedale per essere portato in carcere.

FUNERALI DI STEFANIA E GIULIA Sabato 14 maggio a Samarate, alle 15, si svolgeranno i funerali di Stefania e della figlia Giulia. Le esequie, come scelto dalla famiglia, verranno celebrate nella chiesa parrocchiale di piazza Italia, nel centro del paese, dove Giulia e il fratello Nicolò  sono stati battezzati. A Samarate è stato proclamato il lutto cittadino. La funzione sarà preceduta alle 14.30 dal Rosario.

VEGLIA Questa sera, venerdì 13 maggio, alle 20.30, sempre nella chiesa di piazza Italia, è previsto un momento di racoglimentp. Le preghiere sono anche rivolte a Nicolò, che rimane ricoverato in gravissime condizioni, con estese e profonde lesioni alla testa. Non si sa se aprirà gli occhi e se dovesse farlo, quali danni ha riportato.

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