Manuel suicida, Sara ancora scomparsa: «Ipotesi omicidio-suicidio», ma dov'è finita l'auto di lui?

Manuel suicida, Sara ancora scomparsa: «Ipotesi omicidio-suicidio», ma dov'è finita l'auto di lui?
Manuel suicida, Sara ancora scomparsa: «Ipotesi omicidio-suicidio», ma dov'è finita l'auto di lui?
di Domenico Zurlo
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Lunedì 11 Giugno 2018, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 10:58

È un vero e proprio mistero quello di Manuel Buzzini e Sara Luciani, dopo che lui, 31 anni, è stato trovato morto mentre della ragazza non c’è ancora nessuna traccia. I sommozzatori dei vigili del fuoco e i carabinieri di Cassano d'Adda e Melzo (Milano) hanno ripreso le ricerche di Sara, 21 anni di Melzo, scomparsa venerdì sera dopo essere uscita in auto con il fidanzato trovato invece suicida sabato mattina nel cortile della casa in cui abitava sua nonna.

Ricerche con elicottero e sommozzatori: si teme omicidio-suicidio

 

 

Manuel e Sara stavano insieme da pochi mesi e vivevano a casa dei genitori di lei: come spiega il Corriere della Sera, facevano coppia fissa ma erano isolati, usavano pochissimo il telefonino e avevano chiuso con i vecchi amici. Una specie di guscio, per proteggere la giovane dal suo carattere fragile e schivo. Dalle prime ore successive al ritrovamento del cadavere di Manuel, si è fatta strada l’ipotesi di un omicidio-suicidio, ma i carabinieri non escludono nessuna ipotesi: Sara non è stata ancora ritrovata, e nemmeno l’auto di lui, una Golf del 2006, di cui è stato recuperato solo il paraurti finito nel canale della Muzza. Nessun segno di incidente nei paraggi e del grosso dell’auto, nessuna traccia, il che fa diventare tutto decisamente misterioso.



I genitori di Sara hanno raccontato di averla vista per l’ultima volta venerdì sera alle 22: i due fidanzati sono usciti insieme, passando nel centro di Cassano d’Adda intorno all’una (l’auto viene filmata dalle telecamere). Intorno alle 4, un’altra telecamera riprende Buzzini mentre scavalca il cancello di casa della nonna, nel cui cortile si impicca con una corda: i suoi abiti erano inzuppati, le scarpe ricoperte di fango, ma nessuna ferita da incidente. La loro ‘avversione’ agli smartphone ne impedisce anche di tracciarne i movimenti: il compito degli inquirenti è arduo. Le ricerche ancora in corso stanno interessando la zona già perlustrata ieri nei pressi del canale Muzzo, a Paullo.

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