«La Regione Lombardia, in piena emergenza Covid, ha creato scuole superiori di serie A e di serie B, mettendo in crisi gli istituti professionali di sua competenza». È la denuncia di Pietro Bussolati, della segreteria nazionale Pd, consigliere regionale dell’opposizione, capogruppo dei democratici nella commissione regionale Bilancio. «La situazione è grave, con i dati che parlano da soli», dichiara.
FONDI STATALI Il ministero dell’Istruzione ha stanziato per ogni liceo e istituto tecnico di sua competenza circa 230mila euro, cosi da mettere in atto le misure anti-virus. Un budget per garantire un anno scolastico in sicurezza, la sanificazione, l’acquisto di igienizzanti, plexiglass, strumenti per la didattica a distanza, da ieri adottata per arginare la seconda ondata. E assicurare un aiuto psicologico per superare i traumi da Covid. Si parla, quindi, di una dote di 396 euro a studente a fronte di 382.472 ragazzi iscritti.
FONDI REGIONALI Il Pirellone, per le scuole di sua pertinenza, mette a disposizione per l’emergenza sanitaria in tutto 600mila euro, inizialmente destinati ai tirocini all’estero, ora bloccati dalla pandemia: per ogni studente, dunque, (oltre 52mila) poco più di 11 euro.
DIVARIO «Il divario è incolmabile e pericoloso - attacca Bussolati - La Regione non può permetterlo: con meno risorse a diposizione c’è un’attenzione alla sicurezza minore nei professionali rispetto ai licei.
MASCHERINE «Un’altra discriminazione intollerabile: mentre in licei e tecnici sono regalate dalla Protezione Civile, nelle professionali non sono distribuite, con i ragazzi costretti a portarle da casa».
DISPERSIONE SCOLASTICA «Oltre all’aspetto sanitario i fondi nelle professionali non permettono un’adeguata didattica a distanza - rimprovera Bussolati - E così ci sarà meno preparazione e una fuga degli studenti disincentivati dal sistema».