Si continua a morire di lavoro, ogni giorno. Una strage silenziosa, i cui numeri si fanno sempre più consistenti. A Milano un operaio è caduto per circa 5 metri, prima di sbattere la testa sull'asfalto e perdere la vita. Aveva 46 anni Floriano Ursu, il lavoratore di origine romena morto ieri sera intorno alle 22.30 in un negozio per la vendita di complementi d'arredo a Cusago, nell'hinterland di Milano. La dinamica dell'incidente è ancora da accertare ma, da una prima ricostruzione, l'uomo stava sostituendo una saracinesca nell'ambito dei lavori di manutenzione dell'impresa. E si era per questo arrampicato in cima a una scala, senza casco né protezioni. È stato a quel punto che ha perso l'equilibrio ed è precipitato al suolo.
I suoi colleghi hanno telefonato subito al 118, ma i soccorsi arrivati immediatamente sul posto in codice rosso - un'automedica e un'ambulanza - sono stati vani.
Ed è di questa mattina un altro episodio avvenuto nuovamente nel capoluogo lombardo. Un uomo di 28 anni è rimasto travolto dal crollo di un muro a cui stava lavorando in un seminterrato di viale Monza a Milano, nella zona di Pasteur.
L'incidente è avvenuto intorno alle 9. Sul posto sono arrivati polizia locale, vigili del fuoco - che hanno provveduto ad estrarre il ragazzo - e il personale del 118 che lo ha stabilizzato.
Il 28enne è stato portato in gravi condizioni con diversi traumi importanti all'ospedale Niguarda, ma fortunatamente non è in pericolo di vita e le sue condizioni al momento non appaiono preoccupanti. Lo scorso 10 marzo un operaio di 33 anni è morto e un collega di 26 anni è stato portato all'ospedale di Desio non in gravi condizioni dopo un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere a Biassono, in provincia di Monza e Brianza.
E neanche un mese prima, l'11 febbraio, a Milano, un operaio di 55 anni è morto sul colpo e un altro collega di 26 anni è stato trasportato in ospedale dopo essere precipitati nel vano ascensore mentre installavano la cabina in un palazzo in viale Monza.