A fine giornata gli automobilisti controllati sono stati circa 300. Nessuna esplosione di contravvenzioni però. «I milanesi si sono rivelati rispettosi – ha commentato Ciacci - I controlli ovviamente si basano su auto che sono state immatricolate nel periodo di produzione di veicoli diesel Euro 3 e solo poco più dell’8% è stato sanzionato».
Qualche mal di pancia c’è stato, però, con molti artigiani che chiedono deroghe. «La misura è necessaria – ha precisato il sindaco Giuseppe Sala - Da sola non garantisce nulla. È un tassello. Però, la via è chiara». È infatti l’antipasto della vera rivoluzione che scatterà il 21 gennaio 2019 con Area B e che, in quattro step, bloccherà per sempre i Diesel nel 72% del territorio. «La nostra Area B, con i suoi disagi, va fatta», ha ribadito Sala annunciando che il Comune «sosterrà chi dovrà cambiare l’auto». E a chi pensa che il capoluogo lombardo stia accelerando troppo, il sindaco ha ribattuto: «Milano è migliorata sull’ambiente in questi anni, allora va fatto anche più degli altri, anche perché siamo in una posizione geografica non felice».