Davide, medico anestesista morto di covid a 63 anni: «In piena emergenza aveva chiesto più misure di sicurezza per i sanitari»

Davide, medico anestesista morto di covid a 63 anni: «In piena emergenza aveva chiesto più misure di sicurezza per i sanitari»
di Alessia Strinati
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Martedì 12 Maggio 2020, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 07:46

Muore a 63 anni dopo aver contratto il covid-19. Davide Cordero medico anestesista torinese in servizio al Policlinico di Monza è uno dei sanitari morti dopo aver contratto il coronavirus. Il medico si era ammalato all'inizio di aprile ed era stato ricoverato nello stesso ospedale dove aveva lavorato negli ultimi mesi.

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Appena aveva saputo di essere positivo aveva avvertito i vicini di casa nella speranza che non avesse contagiato nessuno. Davide lavorava come anestesista, è stato uno dei fondatori storici del 118 in Piemonte e aveva lavorato nell'Elisoccorso. Per diversi anni Cordero  è stato il vicepresidente di Rinabow4Africa, l’ong piemontese oggi presieduta dal suo collega Paolo Narcisi che da anni si occupa di soccorrere i migranti. Era una persona che amava il suo lavoro e amava poter dare una mano a chi ne aveva bisogno. 

Quando era scoppiata la pandemia aveva subito lanciato l'allerta dicendo che la situazione era grave e si era impegnato per la sicurezza dei medici temendo non solo per la vita degli operatori sanitari, ma avendo anche paura che potessero diffondere il virus. Chiedeva che fornissero i medici di mascherine, che mettessero tutti in condizioni di lavorare in sicurezza.

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