Coronavirus Milano, 26enne licenziato per il calo di vendite si uccide: aveva appena ricevuto la telefonata dal datore di lavoro

Coronavirus Milano, 26enne licenziato per il calo di vendite si uccide: aveva appena ricevuto la telefonata dal suo datore di lavoro
Coronavirus Milano, 26enne licenziato per il calo di vendite si uccide: aveva appena ricevuto la telefonata dal suo datore di lavoro
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 15:40
Coronavirus, a Milano, in zona Navigli, un 26enne si è tolto la vita dopo essere stato licenziato per il calo di vendite dovuto all'epidemia da Covid-19: aveva appena ricevuto la telefonata dal suo datore di lavoro. La tragedia, infatti, è avvenuta subito dopo la telefonata del suo datore di lavoro, proprietario di un negozio di alimentari in zona Navigli, che gli comunicava di averlo licenziato per via del calo delle vendite dovuto all'emergenza Coronavirus. Poco dopo, il giovane di origini senegalesi ha aperto la finestra del bagno del suo appartamento, che si affaccia su un cortile interno, e si è gettato di sotto togliendosi la vita. È accaduto ieri sera, intorno alle 19.50 in via Pastorelli a Milano.

 
 
 
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