Coronavirus a Milano, assalto alle stazioni per fuggire prima che scatti la zona rossa

Fuga da Milano
Fuga da Milano
2 Minuti di Lettura
Domenica 8 Marzo 2020, 00:33 - Ultimo aggiornamento: 08:19

Coronavirus a Milano, in fuga centinaia di persone dalla città nella notte tra sabato e domenica prima che scatti la ipotesi di zona rossa per la città e tutta la Lombardia . Prese d'assalto in serata le stazioni milanesi, Centrale e soprattutto Milano Garibaldi da dove partono i treni per il centro e il sud Italia. Anche i bus in partenza sono pieni e pure ci si organizza con le Bla Bla Car. 
 

 

Si tratta per lo più di domiciliati milanesi ma residenti e arrivati in città da altre regioni che, in vista del nuovo decreto del Presidente del Consiglio che sarà varato in giornata e le cui bozze sono cominciate a circolare ieri sera, intendono lasciare la città. Biglietterie e vagoni presi d’assalto, con buona pace dell’invito sanitario a evitare assembramenti e aggregazione.

Un'altra criticità è la «sofferenza degli ospedali della Lombardia», con l'ipotesi di trasferire i malati in altre Regioni, ha spiegato Borrelli. Intanto Sul nuovo dpcm sul coronavirus «in giornata stanno lavorando alacremente, acquisendo il consenso delle regioni, per avere il provvedimento già in giornata». Così Silvio Brusaferro dell'Iss in conferenza stampa alla Protezione civile. Le terapie intensive degli ospedali lombardi sono al limite.

«Per vincere il virus dobbiamo cambiare modo di vivere», ha detto Borrelli in conferenza stampa. «No ad atteggiamenti superficiali. Serve grande attenzione e consapevolezza da parte di tutti», ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. Inoltre «gli anziani in virtù della loro fragilità, assumano un comportamento di protezione e si muovano meno possibile. Se devono muoversi evitino luoghi affollati e soprattutto non si rechino in sale di attese di studi medici, pronto soccorso o altri luoghi dove avvengono contatti stretti. Chi ha dispnea (respirazione alterata che avviene con fatica e sofferenza ndr) e febbre, specie se in età avanzata, chiami il proprio medico e chieda assistenza. Sono i due sintomi più frequenti per le persone che vanno incontro a decesso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA