Lombardia, boom di donne maltrattate. Nel 2018 già 7213 casi ai centri antiviolenza

Performance contro la violenza alle donne
Performance contro la violenza alle donne
di Elisa Straini
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Martedì 26 Giugno 2018, 06:00
Donne maltrattate, è boom di richieste d’aiuto ai centri antiviolenza lombardi. Solo nei primi sei mesi del 2018 sono 7.213 i casi, contro i 5.892 dell’intero 2017. Maltrattamenti, stalking, “violenza economica” le richieste di aiuto ai 49 centri antiviolenza che, insieme alle 46 case rifugio, coprono il 98% del territorio: nel 70% dei casi l’autore è il partner.
Il quadro sul fenomeno in Lombardia è stato delineato ieri dall’assessore alle Politiche per la famiglia Silvia Piani alla presentazione di corsi specifici per polizia e carabinieri per interventi sempre più mirati, e anticipa i dati del Rapporto dell’Osservatorio regionale di luglio. «Numeri drammatici perché i casi sono tanti – ha osservato l’assessore – ma l’elemento positivo è che il fenomeno sta emergendo e le donne vittime di violenza si rivolgono ai servizi del territorio». Analizzando le cifre, emerge anche che le vittime prese in carico dai centri della rete regionale lo scorso anno e poi aiutate nel percorso di recupero sono state 1.353, cui si aggiungono 282 vittime di violenze sessuali non riconducibili a violenze domestiche, registrate invece dal Pronto Soccorso del Centro Antiviolenza della Clinica Mangiagalli.
E se in questi ultimi casi la violenza è soprattutto a opera di persone sconosciute, per i maltrattamenti inseriti nell’Osservatorio regionale l’autore è invece nel 70% dei casi il partner, o l’ex, e la violenza oltre che fisica (70,5%) è anche psicologica (73,8%). Ma ci sono anche i casi di stalking (15,8%), e di cosiddetta violenza economica (28,3%). Le vittime si rivolgono come primo approccio ai centri (77% dei casi) attraverso il telefono, con chiamate o sms. Ecco perché la Regione sta mettendo a punto una “app” per rendere più semplice le procedure. «Tante donne che si rivolgono ai centri sono dipendenti da chi perpetra nei loro confronti violenza - ha spiegato Piani - circa il 30% sono disoccupate, a queste si aggiunge un 6% di casalinghe». La maggior parte (61%) ha inoltre figli minori e, ha sostenuto ancora l’assessore «la “sfida nella sfida” è la tutela di questi ragazzi». 
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