Inchiesta Fontana, nella sede della società Dama trovati e sequestrati i 25mila camici non consegnati

Inchiesta Fontana, nella sede della società Dama trovati e sequestrati i 25mila camici non consegnati
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Mercoledì 29 Luglio 2020, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 15:52

I 25mila camici della Dama per operatori sanitari al centro dell'inchiesta della Finanza sono stati trovati: facevano parte dell'ordine da 75mila pezzi commissionato alla società di proprietà di Andrea Dini, cognato del governatore lombardo Attilio Fontana, da parte di Aria, la centrale acquisti di Regione Lombardia.

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I 25mila camici, trovati dai finanzieri nel corso della perquisizione condotta ieri sera fino a tarda ora nella sede della Dama, secondo quanto si apprende da fonti investigative, completano l'ordine datato 16 aprile 2020 e rappresentano gli indumenti mai consegnati dalla ditta varesina al Pirellone dopo la trasformazione del contratto tra i due enti da vendita a donazione a causa del conflitto di interessi tra Dini e Fontana, circostanza che ha portato la procura di Milano ad aprire sul caso un'inchiesta che vede ora indagati Dini, Fontana e il direttore generale dimissionario di Aria, Filippo Bongiovanni. 

I 25mila capi sono stati sequestrati dagli inquirenti in quanto corpo del reato e saranno ora sottoposti ad alcune analisi per eliminare ogni dubbio sul fatto che si tratti effettivamente dei pezzi mai consegnati ad Aria e che la Dama tentò poi - senza successo - di rivendere a prezzo maggiorato a una casa di cura privata del Varesotto. Terminate queste procedure, la procura potrebbe dare il nulla osta affinché i camici, di cui c'è tuttora grande necessità nelle strutture ospedaliere in seguito all'emergenza coronavirus, vengano donati ad altri enti che ne abbiano bisogno. Nel corso delle perquisizioni di ieri sera nella sede della Dama, la Guardia di finanza ha acquisito anche le comunicazioni intercorse tra la ditta di Dini e gli uffici di Aria per stipulare il contratto relativo alla fornitura e poi per trasformarlo in donazione. 

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