Alberto Genovese, spuntano altre due presunte vittime di violenze sessuali

Genovese, spuntano altre due presunte vittime di violenze sessuali
Genovese, spuntano altre due presunte vittime di violenze sessuali
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 20:49

Si indaga su almeno altri due episodi, oltre ai quattro già noti, di presunta violenza sessuale nei confronti di altrettante giovani che sarebbero cadute nella 'retè dei festini di Alberto Genovese, l'imprenditore delle start up in cella dallo scorso 6 novembre per aver stordito con un mix di cocaina rosa e ketamina e poi stuprato una 18enne ospite nel suo attico di lusso a Milano. Rosaria Stagnaro, titolare dell'inchiesta assieme all'aggiunto Letizia Mannella, storie di presunti abusi e cessione di droga.

 

E ora su due di queste, in particolare, si stanno effettuando approfondimenti, in quanto i racconti hanno trovato rispondenza con alcuni elementi che la Procura avrebbe già in mano. Il numero delle presunte vittime di Genovese, dunque, stando agli accertamenti in corso, è salito almeno a quota sei. Già a metà dicembre avevano sporto denuncia due giovani, che hanno partecipato ai suoi party a base di cocaina rosa e altre sostanze e che sono assistite dall'avvocato Ivano Chiesa, legale storico di Fabrizio Corona. Denunce che hanno portato, Milano, Ibiza e Mykonos e sempre dopo aver consumato droga offerta dall'imprenditore.

Nell'immediatezza dell'arresto di genovese, poi, una 23enne aveva parlato di ciò che sarebbe accaduto la scorsa estate, a luglio, nella rinomata isola spagnola: «Da quando sono entrata in camera ed ho tirato una striscia di stupefacente di colore rosa che io pensavo fosse 2CB, non ricordo più nulla (...) L'unica cosa che ricordo è una sorta di stato allucinogeno ». Un episodio per cui è indagata per concorso in violenza sessuale anche l'ex fidanzata di Genovese - la quale interrogata dai pm ha respinto le accuse - e che ricalca quello raccontato dalla 18enne che lavorava come modella rimasto impresso nei filmati delle telecamere dell'appartamento. «Sono quasi certa che facendomela passare per cocaina, qualcuno, penso Alberto, mi ha fatto assumere qualche altra sostanza che mi ha stordita.

Di quelle ore in cui ero come stordita, ho solo dei flash back », aveva spiegato in una delle sue audizioni. Intanto, sono in corso indagini anche sul fronte patrimoniale e finanziario di Genovese (per verificare pure eventuali profili di violazioni fiscali e di presunto riciclaggio), accertamenti collegati a quelli sul presunto giro di droga per le feste. Tranche nella quale è iscritto Daniele Leali, ritenuto il 'braccio destrò del re delle start up.

L'uomo, da poco rientrato da Bali dove ha alcune attività, secondo inquirenti e investigatori, avrebbe organizzato parecchi dei mega party ed è indagato per spaccio. Intanto, per Genovese si avvicina pure un primo processo, che non riguarda le sospette violenze sessuali e la droga ma il disturbo alla quiete pubblica per gli schiamazzi notturni e la musica ad alto volume durante i festini (se ne contano 13) nel super attico con vista sul Duomo. Letizia Mocciaro dovrebbe tra non molto utilizzare la citazione diretta in giudizio.

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