Alberto Genovese, parla a Non è la D'Urso la vittima 18enne: «Ero lì per divertirmi e ho vissuto un inferno»

La vittima 18enne di Alberto Genovese parla a Non è la D'Urso: «Chiedo un po' di umanità. Lasciatemi in pace!»
La vittima 18enne di Alberto Genovese parla a Non è la D'Urso: «Chiedo un po' di umanità. Lasciatemi in pace!»
di Ida Di Grazia
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Domenica 22 Novembre 2020, 23:25 - Ultimo aggiornamento: 23:44

La vittima 18enne di Alberto Genovese parla a Non è la D'Urso: «Ero lì per divertirmi e ho vissuto un inferno». Un grande colpo giornalistico per la trasmissione della domenica sera di Barbara D'Urso che ha in esclusiva l'audio testimonianza della vittima dell'imprenditore arrestato il 7 novembre per violenza sessuale.

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In esclusiva a Live non è la D'Urso la 18enne che ha accusato di stupro l'imprenditore Alberto Genovese, arrestato il 7 novembre per violenza sessuale. Alla vittima, che la trasmissione ha scelto di dare il nome di fantasia Vania, attraverso un audio ha raccontato il suo dolore e la sua disperazione.

«In questi giorni dopo la notizia del suo arresto ho letto tante cose e i miei ricordi sono diventati sempre più precisi. La cosa che mi fa più male è sentire i commenti delle persone che mi danno la colpa o giustificano quello che mi hanno fatto. Quelle ore di paura non si possono immaginare, ho avuto paura di morire, ho rischiato di morire».

La ragazza che ha partecipato a una delle feste a base di droga organizzate da Genovese a Terrazza Sentimento è distrutta: « Molta genta parla, specula, commenta. Mi hanno dipinta in tanti modi cosa che comunque non giustifica quello che mi è stato fatto ma mi infastidisce perché io non sono così. Io che sono la vittima mi sono sentita attaccata e offesa, questa ulteriore violenza mediatica non è giusta. Sono in cura con psicologi, psichiatri che mi stanno aiutanto. Sono debole, facile e questo odio gratuiro mi fa stare male. Io sono una ragazza di 18 anni faccio la modella, ho appena finito gli studi, mi sono sentita dare della escort... Non ho mai percepito queste feste in Terrazza sentimento come pericolose in nessun modo, non ho mai percepito questo ambiente come viscido. Andavo lì per divertirmi e mi sono ritrovata a vivere un inferno. In questo momento chiederei un po' di umanità a tutti».

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