25 aprile, Partito Democratico contestato a Milano: «Servi della Nato fuori dal corteo»

I contestatori accusano il PD di essere "schiavo dell'America". Pagliarulo, presidente dell'Anpi: "Un grave errore". Letta: "L'antifascismo è casa nostra"

25 aprile, Partito Democratico contestato a Milano: « Servi della Nato fuori dal corteo»
25 aprile, Partito Democratico contestato a Milano: «​Servi della Nato fuori dal corteo»
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Lunedì 25 Aprile 2022, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 13:55

«I servi della Nato fuori dal corteo». È questo il coro intonato dai contestatori che accusano il Partito Democratico, presente a Milano per celebrare il 25 aprile, di essere «schiavo dell'America». Il servizio d'ordine del Partito democratico è schierato davanti ai militanti del Carc che hanno uno striscione in cui si chiede di «Cacciare Draghi servo della Nato per una nuova liberazione». A monitorare la situazione c’è anche la Digos.

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Il corteo, per celebrare la Liberazione nazionale in piazza a Milano, sta accogliendo più di 50mila persone, ma le polemiche e le contestazioni non sono mancate. Interpellato sui contestatori, il presidente di Anpi nazionale, Gianfranco Pagliarulo ha sottolineato: «È un grave errore perché queste cose il 25 aprile non servono mai.

Anche quando ci sono posizioni diverse bisogna evitare che su singoli fatti si perda la bussola di una posizione unitaria».

«Questa è casa nostra, la Costituzione è casa nostra, l'antifascismo è casa nostra. E anche la solidarietà al popolo ucraino è casa nostra» dice il segretario del Pd, Enrico Letta, all’arrivo al corteo milanese, interpellato sulla contestazione dei Carc per la presenza del Pd alla manifestazione.

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