Migranti, la nave di Banksy lancia un Sos: «Abbiamo un morto a bordo e 219 profughi»

Migranti, la nave di Banksy lancia un Sos: «Abbiamo un morto a bordo e 219 profughi»
Migranti, la nave di Banksy lancia un Sos: «Abbiamo un morto a bordo e 219 profughi»
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Sabato 29 Agosto 2020, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 17:09

«Abbiamo un morto a bordo e altri hanno ustioni su tutto il corpo». È l'sos lanciato dalla 'Louise Michel', la nave di soccorso per rifugiati finanziata dal celebre 'street artist' britannico Banksy. In un tweet l'imbarcazione ha detto di avere a bordo 219 persone alcune delle quali in condizioni di salute critiche. «Abbiamo bisogno di assistenza immediata», scrivono su Twitter

Migranti, c'è Banksy dietro la Louise Michel: ha finanziato (e decorato) la nave. Già soccorse 89 persone
 


La nave battente bandiera tedesca 'Louise Michel', finanziata dall'artista di strada britannico Banksy, continua a lanciare SOS via Twitter, denunciando una situazione a bordo ormai insostenibile ed una Europa che «ignora i nostri appelli di emergenza per un'assistenza immediata». A bordo, come è noto, c'è già un morto e l'organizzazione nel suo ultimo tweet di qualche minuto fa ha rinnovato il suo appello: «Ripetiamo - si legge nel messaggio - #LouiseMichel non riesce a manovrare in sicurezza e nessuno viene in nostro aiuto. Le persone soccorse hanno subito un trauma estremo, è ora che vengano portate in un posto sicuro. Abbiamo bisogno di assistenza immediata».

Nel tweet precedente l'organizzazione aveva spiegato che la nave «non è più padrona delle sue manovre a causa del ponte sovraffollato». A bordo c'è un equipaggio di 10 persone, si legge in un altro tweet: su una imbarcazione di 30 metri ci sono «219 sopravvissuti, 33 si trovano ancora su una zattera di salvataggio + una persona deceduta in un sacco per cadaveri». Molti dei sopravvissuti hanno «bruciature da carburante - spiega poi l'organizzazione - sono in mare da giorni e ora vengono lasciati soli in una zona di ricerca e salvataggio. Ue (!)... Fate il vostro lavoro. Salvateli».

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