Manifestazione No Mask e No Vax a Torino: ferito un poliziotto, un denunciato e oltre 50 multati

Manifestazione No Mask e No Vax a Torino: ferito un poliziotto, un denunciato e oltre 50 multati
Manifestazione No Mask e No Vax a Torino: ferito un poliziotto, un denunciato e oltre 50 multati
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Sabato 20 Marzo 2021, 20:35 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 08:17

Manifestazione non autorizzata di No Mask e No Vax, oggi pomeriggio a Torino, in piazza Castello. Con lo slogan «Giustizia libertà respirare verità», un centinaio di persone si sono date appuntamento nel centro del capoluogo piemontese per l'iniziativa "Revolution Day" e "World Wide Demo Torino 2021".

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Una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale

Un 36enne è stato denunciato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale.

L'uomo, senza mascherina, si è rifiutato di fornire i documenti per essere identificato agli agenti e ha fatto resistenza quando l'hanno afferrato per portarlo in questura. Nel parapiglia un agente è rimasto ferito a una mano, non gravemente, ma è stato accompagnato in ospedale.

 

Oltre 50 multe per violazione norme anti-contagio

Al termine della manifestazione sono state comminate una cinquantina di sanzioni per violazione delle norme sul contagio. Tra queste, una trentina per mancato uso della mascherina e una ventina per mobilità ingiustificata in un comune diverso da quello di residenza.

La manifestazione

In piazza anche volti dell'estrema destra e alcuni anarchici, e un candidato sindaco. Ugo Mattei, della lista "Futura per i beni comuni", vicino all'ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica Guido Montanari. Mattei ha parlato di «libertà di manifestare comunque la si pensi» ricevendo applausi.

Il raduno è nato da un tam tam sui social. In piazza anche Marco Liccione, 31 anni, con un recente passato in Fratelli d'Italia già organizzatore di altri eventi contro le norme anti-Covid. È stato lui a prendere per primo il microfono: «Nessuno si può prendere la paternità di questa iniziativa perché c'è il rischio di finire in prigione. Ma le autorizzazioni ci sono». Permesso che la Questura nega di avere dato. Identificate dalla digos anche due dipendenti, in divisa, di Ferrovie dello Stato, in mezzo alla manifestazione: sono state invitate a indossare la mascherina. «Abbiamo finito di lavorare e siamo venute qui», hanno risposto.

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