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A dare l'allarme è stato questa mattina il fisioterapista che ha raggiunto l'abitazione di via Casalini 26 per delle cure riabilitative del figlio. Non ottenendo risposta, ha chiamato i soccorsi. Così è stata scoperta la doppia tragedia. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri: la dinamica dei fatti sarebbe chiara
Secondo la prima ricostruzione, la donna - che accudiva il figlio affetto da SLA - avrebbe avuto un malore mentre stava facendo alzare Thomas dal letto con un sollevatore: sospeso troppo a lungo in una posizione per lui anomala, il 44enne non è sopravvissuto, così come la madre.
Entrambi sono stati trovati morti solo questa mattina dai vigili del fuoco: pare comunque che la morte risalga ai giorni scorsi. RESPIRATORE AVEVA 8 ORE AUTONOMIA Il respiratore aveva una autonomia di 8 ore: già ieri pomeriggio il fisioterapista di Arrigoni aveva suonato al citofono, senza ottenere risposta, ma non si era allarmato, perché già altre volte gli era capitato di non trovare madre e figlio a casa. Così era ritornato questa mattina ma, non ottenendo di nuovo risposta, ha scavalcato il cancello dell'abitazione e ha visto i corpi attraverso una finestra lasciata parzialmente aperta, dando l'allarme. Vani i soccorsi del 118 per entrambi, morti già da ore, si presume appunto fin da ieri.