Veneto, Luca Zaia: «Ok agli spostamenti per parenti e fidanzati: accordo con Emilia, Friuli e Trento»

Veneto, Luca Zaia: «Ok agli spostamenti per parenti e fidanzati: accordo con Emilia, Friuli e Trento»
Veneto, Luca Zaia: «Ok agli spostamenti per parenti e fidanzati: accordo con Emilia, Friuli e Trento»
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Lunedì 18 Maggio 2020, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 20:59

Luca Zaia, altro balzo in avanti del Governatore del Veneto che parla alla luce dei risultati del primo giorno della fase 2. «Di fatto ho autorizzato tutto», commenta la sua ordinanza il presidente del Veneto entrata in vigore oggi dopo l'ultimo Dpcm alla quale seguirà, ha annunciato, una circolare relativa al servizio dei buffet negli alberghi e sui mercati all'aperto. «Stiamo anche lavorando ad una serie di attività, che prevediamo siano pronte in settimana - ha aggiunto - per dare il via libera il 25 maggio o al massimo l'1 di giugno» per i centri estivi dei bimbi e il mondo dei parchi di divertimento». In giornata, inoltre, firmerà un'altra ordinanza sul tema dei trasporti pubblici e, dopo l'accordo fatto con il Friuli, Emilia Romagna e la Provincia di Trento, sugli spostamenti tra regioni in province limitrofe per visitare i congiunti.

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Ci si può muovere per vedere i congiunti nelle province venete che confinano con il Friuli Venezia Giulia, l'Emilia Romagna e la Provincia di Trento. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, spiegando che l'accordo, fatto con i presidenti dei tre territori interessati, prevede «con l'autocertificazione di poter uscire dal Veneto per incontrare parenti, fidanzate/i». La possibilità di uscire era già contemplata per motivi di lavoro e di salute. Ora questa ulteriore possibilità che riguarda la provincia di Treviso con quella di Pordenone, Venezia con quelle di Udine e di Pordenone, e Belluno con quelle di Udine e di Trento.

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Zaia, ribadisce l'obbligatorietà di indossare sempre le mascherine. «L'ordinanza scade il 2 giugno e poi, se tutto andrà bene, le mascherine dovranno essere solo a disposizione per quando si entra in un luogo al chiuso - spiega - . Questo sacrificio per 10 giorni lo possiamo farlo?». Una decisione che Zaia ha preso per evitare «altre possibili reinfezioni e contagi. I nostri tecnici le considerano un salvavita - aggiunge -. Già nel Dpcm è scritto che le si devono indossare quando si incontra qualcuno». «Non è una volontà - precisa - di ossessionare i cittadini, ma una messa in sicurezza e un atto di responsabilità». Le ammende poi, da 400 ai 3 mila euro «non sono un'invenzione mia, - spiega - ma è previsto dalla legge».

 

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