Luca Zaia: «In Veneto nessun malato in terapia intensiva». Disco e ristoranti, oggi nuove linee guida

Luca Zaia, la diretta di oggi 9 giugno 2020
Luca Zaia, la diretta di oggi 9 giugno 2020
di Paolo Francesconi
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Martedì 9 Giugno 2020, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 18:13

Luca Zaia in diretta oggi, martedì 9 giugno 2020, gli ultimi aggiornamenti sul Coronavirus in Veneto.

Il bollettino «Oggi nessun malato Covid in terapia intensiva. Ci sono solo 15 pazienti ex malati che si sono negativizzati. In magazzino abbiamo almeno 100 respiratori imballati. I morti di Coronavirus sono in totale 1961, più 6 decessi fuori dagli ospedali. Il virus comunque resta in giro, questo bisogna ricordarselo bene». I positivi sono in tutto ad oggi 19.191.

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Fiere. «Quella di Verona ha perso il 60% del giro d'affari, se le Fiere non riaprono ci sono proiezioni nazionali di un calo del -90% per fine anno. L'indotto perso su scala nazionale è di 700 milioni di euro di fatturato. Ne abbiamo parlato ieri in una riunione con il ministro Gualtieri per studiare un piano di rilancio. Le Fiere chiedono certezze per la programmazione degli eventi d'autunno e chiedono risorse. Stileremo una lista della spesa, me ne sto occupando anch'io, per fare un censimento di cosa serve. Stiamo scrivendo un piano che sarà pronto nei prossimi giorni. Per me le Fiere vanno riaperte». 

Maltempo. «Abbiamo province massacrate da piogge e inondazioni, finito un problema ne inizia un altro, qui in Veneto non ci facciamo mancare niente». Il governatore ha firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza.
 


Elezioni a settembre. Il governo va verso un accorpamento referendum sul taglio dei parlamentari, regionali e comunali in un election day, la data ipotizzata è il 20 settembre.
 «La finestra del governo andava dal 6 settembre, un emendamento di Forza Italia ci ha fatto sapientemente slittare a dopo il 15, cioè al 20 settembre. Ci è stata tolta la possibilità di decidere come Regione. Diveregenze con la segreteria della Lega? Ci sono valutazioni nazionali che tengono conto delle situazioni di tutte le regioni. Io però non sono assolutamente d'accordo con la soluzione del Parlamento. Ricordo che la data delle elezioni non è stata fissata. C'è solo una finestra dal 20 settembre al 15 dicembre. Chi indirà le eleziomi dovrà fare un decreto.  Ma voglio sapere: riapriamo le scuole a inizio settembre per chiuderle dopo una settimana? Che pasticcio. Che casino. E poi nei comuni ci saranno anche i ballottaggi, i secondi turni. A luglio si poteva votare: spiagge aperte, tutto aperto, tutto che funziona e ci dicono che non possiamo andare a votare? 
La mia domanda è: quando andremo a votare? Ce lo possono dire di preciso? Lo chiedo al presidente Conte, lo dica lui non qualche sottosegretario».

Nuove linee guida. Sono al centro di un incontro della Conferenza delle Regioni convocata d'urgenza. «Le linee guida vanno aggiornate a mio avviso, ci sono parti che non vanno più bene. E poi c'è il problema dei centri estivi e del bonus baby sitter». Le linee guida - ha quindi fatto sapere l'assessore Manuela Lanzarin durante il punto stampa - saranno rese pubbliche nella giornata di oggi.

Ristoranti, discoteche, cerimonia. L'assessore Lanzarin ha confermato l'arrivo di nuove regole anche per ristorazione e discoteche e per le cerimonie: per le piste da ballo è stato studiato un indice di capienza della pista legato ad un distanziamento di 2 metri di una persona dall'altra, come per le piscine e l'attività sportiva. Resta il problema di chi controllerà. Nei ristoranti si potranno tenere cerimonie come battesimi, matrimoni ecc. Si potrà ballare solo all'esterno comunque.

Grecia, frontiere riaperte con l'Italia. «Hanno tolto il divieto oggi. Merito del casino che abbiamo fatto noi, non del ministro Di Maio. E' la dimostrazione che un problema c'era e non era stato risolto. Si vede che qualcuno non se n'era interessato».

In un successivo post su Facebook il governatore veneto ha aggiunto: «Tutto è bene quel che finisce bene. Grazie amici greci!!». 

Plexiglas negli autobus. «Costa un sacco di soldi, in giro non ce n'è. E inquina. Non vorrei che fosse la soluzione richiamata per ogni situazione».

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