Luca Zaia: «Regole a breve per gli happy hour». In Veneto 33 nuovi positivi in 24 ore

Luca Zaia: «Con Salvini ho ottimi rapporti. Io a Roma? Sono concentrato solo sul Veneto»
Luca Zaia: «Con Salvini ho ottimi rapporti. Io a Roma? Sono concentrato solo sul Veneto»
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 13:29 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 21:38

Tra un ruolo a Roma, nel governo centrale, e il Veneto «scelgo il Veneto, non c'è dubbio. Io sono concentrato sul Veneto e ho un impegno con i veneti. «Non ho né mire romane né mire di scalate politiche nel partito. Con Salvini ho rapporti ottimi». Così Luca Zaia, che frena: «Peraltro, ringrazio tutti per il sostegno e per il calore, ma debbo dire anche una cosa: dopo la gloria viene sempre l'invidia, dunque mi crea solo un problema». Sul premier: «Con Conte non ho rapporti, personalmente non lo sento forse da un mese e mezzo. Lo sentivo quando eravamo in piena emergenza Covid-19, posso dire che abbiamo normali rapporti istituzionali». I rapporti invece con il governatore lombardo Attilio Fontana, con cui non sono mancati i dissidi in tempi del coronavirus, «sono ottimi. Al di là di quel che emerge, noi siamo obbligati a concentrarci sui nostri problemi, Io seguo il Veneto, lui segue la Lombardia, ciascuno tutela e difende il suo territorio».

I numeri di oggi. «Dall'inizio dell'emergenza, i casi di positività al coronavirus in Veneto sono 19.030, 33 in più rispetto a ieri». Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del quotidiano punto stampa «Diminuiscono le persone in isolamento domiciliare, che oggi sono 3.456 (180 in meno rispetto a ieri) - ha spiegato Zaia -. Le persone dimesse dall'inizio dell'emergenza sono 3.216, 15 in più rispetto a ieri. Le persone ricoverate sono 575 mentre i pazienti in terapia intensiva sono 47». «I decessi rilevati dall'inizio dell'emergenza sono 1.333 negli ospedali, 1.832 in totale, 12 in più da ieri
».

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«I veneti hanno una resilienza unica, sono come un formicaio: lo puoi distruggere, ma rinasce subito dopo. I nostri cittadini andavano in piazza non per avere il reddito di cittadinanza, ma per tornare a riaprire l'attività e tornare a lavoro», ha raccontato il governatore. E l'app di tracciamento Immuni? «Ma esiste? Non ne abbiamo più sentito parlare, nemmeno nelle riunioni ufficiali se ne fa parola, non so nemmeno se sia stato chiarito l'aspetto della privacy, che è il vero tema». «Per Venezia è stato un annus horribilis, tra incidenti navi da crociera, acqua alta e emergenza Covid sono mesi che non tocca più palla. Noi in Veneto abbiamo una bella macchina del turismo e siamo pronti a ripartire, certo ci aspettiamo anche una bella promozione del turismo a livello centrale». 

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Uno spot con le regole da seguire agli
happy hour, ma anche per far capire quali potrebbero essere le conseguenze se non si portano le mascherine e se non si evitano gli assembramenti. Lo ha annunciato Zaia, che già nel passato aveva fatto realizzare uno spot choc sulle cosiddette «stragi del sabato sera».
«La movida? Non è una minaccia, è una constatazione - ha poi detto Zaia, noi abbiamo degli indicatori sanitari eccezionali, abbiamo solo 44 persone in terapia intensiva, delle quali la metà sono "corona free", perché si sono negativizzati. Con queste aperture, abbiamo trasferito la responsabilità dagli ospedali alle persone, ognuno è responsabile della cura. Se ci comportiamo male, è inevitabile che si torni negli ospedali, che tornino i ricoveri. Non bisogna abbassare la guardia, c'è qualcuno che non ha capito che il virus c'è ancora: la mascherina viene vissuta come un atto di coercizione, di imposizione. Penso sia un problema di una cultura strisciante per cui ogni regola nasconde dietro sé un grande fratello, ma finiamola con i complottisti e i terrapiattisti, il paese non può crescere con questa mentalità».

 

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