Luca Zaia diretta: «Non c'è emergenza, il 97% non ha sintomi, evitare psicosi e nuovo lockdown»

Luca Zaia in diretta Facebook oggi 13 ottobre
Luca Zaia in diretta Facebook oggi 13 ottobre
6 Minuti di Lettura
Martedì 13 Ottobre 2020, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 17:53

Il 97% dei contagiati da Covid è asintomatico. Lo ha detto Luca Zaia, governoatore del Veneto, in diretta oggi, martedì 13 ottobre 2020. Il presidente della Regione Veneto torna a parlare ai cittadini su Facebook per aggiornarli sulla situazione del contagio da Covid sul territorio e sul nuovo Dcpm che entrerà in vigore domani, 14 ottobre fino al 13 novembre prossimo. In Veneto nella notte 254 nuovi positivi, in tutto sono 6655 gli attualmente positivi e nessun morto nella notte dopo i 7 decessi di ieri.

Covid Veneto, 485 nuovi contagi e 7 morti: risalgono ricoveri, terapie intensive e attuali positivi

Covid, le Regioni pronte a collaborare. Ma sulle misure più dure i governatori frenano

Zaia in diretta oggi

«Il 97% dei positivi non ha sintomi, però il virus c'è, chi lo nega è un lazzarone - ha detto il governatore Luca Zaia nella diretta Facebook di oggi -  Non si può giocare con la roulette russa, perchè tre volte su cento il proiettile parte e fa male. E abbiamo 362 persone ricoverate di cui 41 persone in terapia intensiva, meno di un terzo è arrivato direttamente. Sono soprattutto anziani e adulti spesso già con altre patologie. Adesso però si resta meno tempo in media nelle terapie intensive, attorno alle due settimane. Anche l'ospedalizzazione è più breve. Mi spiegano gli scienziati qual è il significato del 97% di asintomatici

«Non c'è un'emergenza ospedaliera, però si comincia a sentire un po' di pressione. Dobbiamo guardare avanti, a cosa può succedere se la curva cresce. Se le cose peggiorano siamo pronti a riaprire gli ospedali Covid. Stiamo concludendo il piano di sanità pubblica e ospedaliera. Ma il Covid mi ha insegnato che ad ogni giorno basta la sua pena. La situazione cambia continuamente. Ai cittadini dico: usate la mascherina più che potete».

TEST DA ALTRI PAESI

«Il governo ha approvato un provvedimento importante con novità sul fronte sanitario: è stata accolta la mia istanza che i test che arrivano da altri Paesi con una certificazione seria, non devono essere sottoposti ad una nuova procedura, da zero, per la certificazione cosicché ci avviamo ad una nuova fase di testing più veloci».

NUOVI TEST

«Avremmo possibilità di fare più veloci test innovativi. Con il Covid si è visto che la questione-tempo è decisiva». Lo ha detto il governatore alla luce del Dcpm e dopo la riunione di ieri sera dei presidenti delle Regioni. 

TAMPONE RAPIDO

«Quello molecolare-salivare c'è già. Il tampone rapido nasale (solo le due narici) esiste già, ne abbiamo 500.000 in distribuzione, ne arriveranno ancora. Il tampone baby non va più in fondo al naso ma prevede l'utilizzo di una macchinetta, ne abbiamo acquistate 258. Siamo in grado di fare 10.000 test rapidi al giorno.

MEDICI DI BASE «Ai medici di base abbiamo messo gratuitamente a disposizione i tamponi rapidi validati, risposta in 7 minuti, da fare ai loro pazienti: dei 3007 medici di base hanno aderito volontariamente a questa opzione 445 medici.

Non faccio polemica, a loro dico solo che siamo a disposizione».

TEST FAI DA TE «Questo tipo di test in autosomministrazione è uno screening sociale. Dobbiamo arrivarci. Stiamo costruendo la piattaforma per la registrazione».

Cristiano Ronaldo positivo al Covid: «Sta bene, è asintomatico»

Covid, positivo il capo di Gabinetto di Zingaretti, Albino Ruberti. Chiusa palazzina della Regione Lazio

BRACCIALETTI «Ci hanno proposto, tra le tante cose, i braccialetti per la biosorveglianza per il controllo delle persone in quarantena, è chiaro che possono anche essere georeferenziati e possono vedere se uno in quarantena si sposta: ho detto di no. Alle persone bisogna sì lasciare libertà, ma c'è bisogno di senso civico»

NUOVO DPCM «Non sono state accolte le osservazioni delle Regioni, zero nel Dpcm non c'è nulla. Per noi sono necessari altri provvedimenti, al momento siamo solo a metà del guado, abbiamo preparato un documento correttivo. Penso sia doveroso che vengano accolte le nostre osservazioni».

ATTIVITA' ECONOMICHE E MATRIMONI. «Come Regioni abbiamo chiesto norme transitorie per chi, ad esempio, si sposa in questi giorni. Non hanno voluto ascoltarci. Inoltre, non si è capito che la salute è anche lavoro, ci sono attività economiche dietro ad ogni provvedimento restrittivo e le devo sostenere. Molte aziende sono allo stremo. Se chiedi ad un comparto di fare un sacrificio a favore di una comunità devi fartene carico, con misure di accompagnamento di cui in questo Dpcm non c'è traccia».

NO A NUOVI LOCKDOWN «Dobbiamo scongiurare la psicosi e un nuovo lockdown down. Assolutamente».

SCUOLA E TRASPORTI  «Sveliamo un piccolo segreto: la questione della didattica a distanza per le scuole l'ho posta io: ma era un pò un fuori tema, non era in discussione nel Dcpm». Lo ha detto il governatore Luca Zaia, spiegando che la sua proposta, limitata alle classi degli ultimi 2-3 anni delle superiori, rispondeva al problema dell'affollamento dei trasporti pubblici. In Veneto, ha ricordato, ci sono 707.000 giovani che ogni giorno vanno a scuola con i mezzi pubblici. «Se pensassimo alla didattica a distanza per le ultime 2-3 classi, delle superiori, magari in alternanza, un giorno sì e 2 no, una settimana sì e 3 no, verrebbe tolta tanta pressione sui trasporti. Leggo che la ministra Azzolina dice "non se ne parla". Ok, vedremo, se magari le cose dovessero peggiorare sperando non ci si ritrovi a chiudere le scuole». 

SPORT «Non cambia nulla per il Veneto perchè abbiamo un provvedimento in piedi e resta valid in deroga al Dcpm».

PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI. «Un tema che ho posto io: siccome le Regioni possono stringere ma non allargare le maglie delle norme nazionali, credo sia onesto che il governo si impegni a indicare prima quando c'è la necessità di prendere un provvedimento restrittivo».

MES. «Decide il governo, non i presidenti di Regione. La riflessione nel governo sta durando mesi. Finora non li abbiamo mai sentiti. Di certo le risorse che potrebbero arrivare non devono essere utilizzate per tappare buchi precedenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA