Zaia: «Il 6 gennaio si parte con le vaccinazioni». Oggi in Veneto oltre 5mila contagi e 110 morti

Covid, è allarme in Veneto Zaia: «Cinquemila positivi e 110 morti in 24 ore»
Covid, è allarme in Veneto Zaia: «Cinquemila positivi e 110 morti in 24 ore»
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Sabato 12 Dicembre 2020, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 10:55

I positivi in Veneto per Covid nelle ultime 24 ore sono 5.098 mentre i morti sono 110. E il presidente della Regione  Luca Zaia annuncia che il 6 gennaio potranno partire le vaccinazioni. 

I positivi dall'inizio della pandemia sono 186.549, mentre i deceduti sono in totale 4.769.

«Il 6 gennaio al via la vaccinazione. Oggi pomeriggio alle 15 avremo una riunione con i ministri e sembra che dall'Epifania si possa avere il vaccino», ha detto Zaia nel corso del punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera. «A costo di fare H24 vacciniamo subito tutti gli ospiti delle Rsa e gli operatori sanitari, e tutto il personale sanitario della regione, proteggendo così il candidato ideale del virus -ha spiegato Zaia- noi ci siamo già organizzati per patire da subito e se necessario lo faremo 24 ore su 24».

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Zaia ha quindi spiegato che «secondo il piano nazionale di vaccinazione ci saranno tre lotti: il primo da gennaio a marzo riguarderà appunto gli ospiti delle Rsa e gli over 80 e gli operatori della sanità, il secondo da marzo a luglio ed il terzo da luglio a settembre, partendo dagli anziani e via via con i più giovani.

E per settembre dovremo aver vaccinato tutti i veneti, ovviamente quelli che lo vorranno », ha spiegato Zaia. E il presidente della Regione ha detto che «in via prudenziale ci siamo anche mossi sul fronte delle siringhe, come riserva, se ci dovesse essere qualche problema per gli arrivi di quelle previste dal governo», ha concluso.

Il bollettino

«Nelle ultime 24 ore abbiamo fatto più di 60mila tamponi tra molecolari e test rapidi con una incidenza dell'8,41%. Facendo così tanti tamponi si trovano molti positivi: su 100 persone testate 8 sono positive», ha sottolineato Zaia nel corso del punto stampa. «Credo quindi sia fondamentale dire ai cittadini che devono capire che siamo entrati nella fase di Natale e se non governiamo il processo, sarà il processo che governa noi -ha ammonito- il distanziamento sociale quindi è la base di tutto». «E sono preoccupato perché ancora oggi siamo in zona gialla e non vorrei che questo venga preso come un gioco a premi: abbiamo ancora molte persone che muoiono, nelle ultime 24 ore in Veneto sono state 108 quelle che hanno perso la vita. E l'incidenza è quindi alta, anche se sappiamo che la curva della mortalità è l'ultima a scendere. Ma sappiamo anche che questa è direttamente correlata al carico dei pazienti ricoverati in ospedale». In ogni caso Zaia ha avvertito: «Il lockdown sarebbe una tragedia, perché il Paese non può permetterselo, ma se la situazione precipitasse ogni misura andrà valutata». «Così dobbiamo essere ossessivi nel rispetto delle regole», ha concluso il presidente del Veneto.

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«Capisco che all'università di Facebook si sono laureati in molti, ma noi non abbiamo bisogno di questi laureati». Lo dice con una battuta il Presidente del Veneto Luca Zaia criticando alcune delle frasi che accompagnano in rete la sua diretta Facebook. «Il vaccino rischia di essere l'unica ancora di salvezza che abbiamo - aggiunge - la certificazione Ema ci vuole». Zaia ricorda che l'Italia ha scelto Pfizer e Moderna» ma che sono 5 i vaccini «che si stanno somministrando nel mondo e che hanno modalità concettualmente diverse».

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