Laila morta sul lavoro, emergono novità: sul telefonino di Laila El Harim, l'operaia 40enne morta martedì mattina in un'azienda nel Modenese intrappolata in un macchinario, ci sarebbero le foto della fustellatrice, l'apparecchio che serve per sagomare materiali da imballaggi in cui la donna ha trovato la morte. Immagini che lei stessa avrebbe scattato per segnalare problemi tecnici. Lo riporta la stampa locale.
Del macchinario «se ne lamentava spesso», dice il compagno Manuele Altiero a Repubblica Bologna: «Diceva che la fustellatrice si bloccava, che non andava.
Secondo indagato - C'è intanto un secondo indagato in procura a Modena per la morte di Laila. Dopo aver iscritto il legale rappresentante dell'azienda che si occupa di packaging nel fascicolo per omicidio colposo, i pm hanno aggiunto anche il nipote del legale rappresentante stesso, vale a dire il delegato alla sicurezza dell'azienda.