​Affitti truffa, marea di gabbati a Jesolo: versate caparre per alloggi fantasma

A lanciare l’allarme è Alessandro Simonetto presidente provinciale della Fimaa

Affitti truffa, marea di gabbati a Jesolo: versate caparre per alloggi fantasma
​​Affitti truffa, marea di gabbati a Jesolo: versate caparre per alloggi fantasma
di Giuseppe Babbo e Maria Elena Pattaro
4 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Agosto 2022, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 14:16

JESOLO - «In questo periodo le segnalazioni aumentano, il consiglio è sempre lo stesso: di fronte a proposte particolarmente allettanti va sempre verificato chi ha pubblicato l’annuncio».
Truffe affittanze, l’estate entra nel clou e aumentano le segnalazioni di persone truffate. A lanciare l’allarme è Alessandro Simonetto presidente provinciale della Fimaa, federazione dei mediatori e agenti d’affari di Confcommercio, nonché vice presidente nazionale della stessa associazione con delega al turismo. La tattica è sempre la stessa: pubblicare su alcuni siti (anche noti) e nei social, le foto di appartamenti, collocarli soprattutto nelle zone più allettanti e proporli a prezzi super vantaggiosi. Dopo i primi contatti, viene chiesta una caparra, alcune centinaia di euro che coprono parte del soggiorno. Ma quando l’ignaro turista arriva in città scopre che l’appartamento non esiste o, magari c’è ma è gestito da una agenzia o da un privato, completamente ignari di quanto accaduto. 

Gli annunci

«Queste persone rubano le foto degli appartamenti dagli annunci veri – spiega Simonetto – e propongono i loro annunci con offerte molto vantaggiose. Posso usare i portali più famosi oppure i social ma nell’ultimo periodo anche le chat di Telegram. Una volta agganciato il turista gli chiedono il versamento della caparra, alcune centinaia di euro, che poi non sono altro che il “ricavato” della truffa. A quel punto spariscono, quando l’ospite arriva in città scopre la truffa». Situazioni di questo tipo riguardano soprattutto appartamenti estivi, con un’impennata di casi in questi periodo. «La città è piena e se le segnalazioni non sono quotidiane ci manca poco – conclude Simonetto – di fronte a offerte stracciate diciamo di fare attenzione e di verificare sempre le generalità di chi ha pubblicato l’annuncio, magari contattando le stesse agenzie, il Comune o la camera di commercio. Nel mondo di internet purtroppo può succedere di tutto, anche questi episodi, con i truffatori che intascano le caparre chissà da che paese». Tra questi ci sarebbe anche una 65enne di Conegliano che in queste settimane ha dato in locazione attraverso i social appartamenti fantasma. Soprattutto a Jesolo. Ma il numero di locatari truffati, da cui la trevigiana ha incassato le caparre, sembra destinato ad aumentare. Qualcuno di loro ha già sporto denuncia. Per procacciarsi clienti la donna sfruttava i gruppi Facebook creati ad hoc. Uno su tutti: “Jesolo affitto vacanza tra privati”. «Mi ha contattata dopo che avevo pubblicato un post per cercare un appartamento per prolungare di qualche giorno la nostra vacanza - racconta Deborah, partita da Lecco insieme al compagno e ai tre figli piccoli -. Mi chiede la cifra totale del soggiorno con insistenza e fretta. Arriviamo a un accordo. Quando arrivo a Jesolo la contatto infinite volte, lei mi risponde solo il giorno prima di quello in cui saremmo dovuti entrare nell’appartamento dicendo che non è disponibile». 
 

Il ripiego

Così la donna ha dovuto rimediare soggiornando in un’altra struttura.

Oltre alla denuncia alle forze dell’ordine, sull’onda dell’indignazione ha messo in guardia gli altri utenti del gruppo Facebook attraverso un post: «Così si sparge la voce e questa la smette di truffare povera gente che magari come me ha fatto sacrifici tutto l’anno per portare pochi giorni i figli al mare!». Tanto è bastato a bannare la presunta truffatrice dal gruppo. Ma nel frattempo aveva mietuto altre vittime. «Avevo prenotato un appartamento a Jesolo dal 21 al 28 agosto per mio figlio, che ha 17 anni e per la sua ragazza» racconta Raffaele, 50enne di Castelfranco. L’amara sorpresa però arriva qualche giorno dopo quando il 50enne viene contattato da una coppia siciliana e scopre che anche a loro era stato affittato lo stesso appartamento per lo stesso periodo. Raffaele ha sentito subito puzza di truffa e ha voluto vederci chiaro. «Sono riuscito a mettermi in contatto con l’ex marito della signora - spiega - e a farmi restituire la caparra. Credo di essere stato tra i pochi fortunati. Mettendola alle strette è saltato fuori che fino a quest’inverno aveva un appartamento di proprietà a Jesolo, che affittava ai turisti. Poi lo ha venduto continuando però ad affittarlo a ignari clienti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA